Ginnastica Artistica Italiana oggi ha il piacere di ospitare l’atleta romana: Chiara Gandolfi.
L’abbiamo incontrata per una breve intervista ed abbiamo parlato dei suoi momenti, delle emozioni vissute in quei giorni a Brescia, poco prima della partenza per Londra delle sue amiche e colleghe.
Chiara era partita per il collegiale in cui si sarebbero decisi i nominativi molto scoraggiata, infatti il precedente collegiale di San Benedetto non era andato per niente bene. Quel sogno, le Olimpiadi, le sembravano sempre più lontane. Ma Chiara è anche una guerriera e i primi giorni a Brescia le hanno fatto sentire che stava riprendendo. Sentiva meno la fatica del lavoro, ed ha ricominciato a credere nelle sue possibilità.
E’ proprio il torneo in Romania di metà luglio che fa sentire Chiara ancora più convinta di poter essere d’aiuto alla squadra. Infatti la sua prestazione raggiunge ben due punti in più della gara agli assoluti di Catania.
Tutto questo fa andare avanti l’atleta romana con positività, il lavoro procede bene e sente che sta migliorando. Ed ecco che arriva il test del mercoledì. Il test dove saranno decise le ragazze che prenderanno parte alle olimpiadi!
Con Chiara stiamo parlando sinceramente, con serenità e il suo raccontarci di quei giorni ci tuffa dentro le sue emozioni.
“Non ho niente da rimproverarmi, perché ho eseguito un ottimo test e senza gravi errori, arrivando terza nella classifica generale!” Aggiunge con un sorriso velato “non dico che credevo in una sicura convocazione, ma ci stavo realmente sperando”.
La riunione dei tecnici sembra non finire mai e quei momenti sono sempre qualcosa di personale. Ognuno li vive a modo suo.. ma ecco che le ragazze del collegiale di Brescia vengono chiamate nella stanza per le convocazioni!
Il nome Gandolfi non viene nominato, Chiara Gandolfi non andrà a Londra. Mentre lo dice Chiara ci svela: “la sensazione che ho provato non la riesco a spiegare. E’ come tutto il lavoro di una vita fosse sprecato, come se tutte quelle ore, quei calli, quel sudore, non fosse servito a niente”.
Chiara non riesce a piangere davanti agli allenatori, trattiene le lacrime dentro di se’. Ma la tensione accumulata negli ultimi giorni, la tensione di non sapere, di provarci, di credere in qualcosa che sembra possibile, questa tensione scoppia in un pianto liberatorio appena uscita dalla stanza quando Vanessa (Ferrari ndr) l’abbraccia dicendole “mi dispiace”.
Ma il mondo va avanti e gli allenamenti continuano, Chiara e Francesca (Deagostini) sono le riserve e il loro compito è lavorare come se niente fosse successo, per essere disponibili in caso di infortuni delle titolari.
La chiacchierata con Chiara sta per finire, ma ci fa una confessione: “Vedere la fornitura delle olimpiadi, i body, le borse, mi ha fatto sentire male. Non è stato facile rimanere gli ultimi giorni a Brescia sapendo che non sarei andata a Londra.”
Stiamo ormai parlando in generale, di Rio, di quel che sarà e sorridendo ci dice che è meglio non pensarci. “Invece cercherò di fare al meglio tutte le gare più importanti di quest’anno, non me le voglio lasciar scappare”.
La nostra intervista è ormai conclusa ma Chiara ci ferma, le preme aggiungere: “Non ho niente da recriminare alle scelte federali. Hanno sicuramente scelto sulla base di valutazioni per il bene della squadra e il nostro settimo posto (storico ndr) mi ha fatto solo tanto piacere”
Ne siamo sicuri, ed avrai altre possibilità di sicuro. Un saluto da parte della redazione di Ginnastica Artistica Italiana.