Sabato pomeriggio al Pala Arrex di Jesolo si è tenuta la gara a squadre senior, che ha visto protagoniste l’intramontabile America, l’Australia, il Giappone ed ovviamente l’Italia. Presenti anche tre ginnaste senior della Romania, che hanno gareggiato nel gruppo misto, insieme alla nostra Alessia Leolini e alle americane Medison Kocian e Rachel Gowey.
L’Italia parte al corpo libero e qui non possiamo non parlare di lei, la seconda italiana nella storia, a portare in gara lo Tsukahara avvitato, Erika Fasana.
Erika si presenta così, dopo quasi un anno di stop e due splendide gare in serie A, come una dei pilastri dell’attuale nazionale, ma questo non ci stupisce affatto. Tsukahara avvitato, doppio teso e doppio carpio… queste le diagonali di sabato, tutte ben eseguite, peccato però per l’uscita di pedana dall’ultima, che le costa un decimo. Tuttavia centra con un 13.750 la finale di specialità del giorno dopo.
Splendido anche il corpo libero di Elisa Meneghini, che il giorno dopo le è valso un bel bronzo, tsukahara carpiato, tsukahara, flick tempo flick tempo flick e doppio salto raccolto indietro con un doppio carpio finale, stoppato da manuale. Anche Elisa a Jesolo si conferma una delle migliori ginnaste AA, prima nel team azzurro e sesta in generale. Un altro corpo libero che ha saputo stupire è stato sicuramente quello di Martina Rizzelli, con una nota D pari a 5.7, seconda solo al 5.9 di Erika. Doppio teso, Tsukahara, doppio raccolto e doppio carpio… altroché specialista alle parallele, Martina è un’altra ottima all-arounder!
L’Italia passa poi al volteggio, le due comasche ripresentano il doppio avvitamento. Entrambe portano a casa il punteggio più alto della stagione, un bel 14.700 per Erika e un 14.550 per Martina. Non male nemmeno Elisa, che esegue un buon avvitamento e mezzo (14.200).
Al volteggio spicca anche Alessia Leolini, l’unica italiana a presentare i due salti e l’unica insieme a Mykayla Skinner, a qualificarsi per la finale ad attrezzo del giorno dopo. Indipendentemente dall’oro andato alla Skinner, abbastanza scontato vista la difficoltà dei salti presentati, i complimenti ad Alessia sono d’obbligo, non solo perché domenica in finale ha eseguito due bei salti, ma perché ha avuto la forza e le determinazione di mettersi in gioco e di provare ad aumentare le difficoltà anche in questo attrezzo. Brava!!
Alle parallele invece, si è distinta di nuovo Martina, la sua D (5.6) è la più alta della squadra, un esercizio degno dell’oro vinto questa estate, brava ancora una volta per il lavoro svolto! Non da meno è stata la più volte campionessa italiana agli staggi, Giorgia Campana, che il giorno dopo in finale è riuscita anche, grazie ad un bellissimo 14.000, ad imporsi tra le migliori tre, proprio come l’anno scorso! Complimenti.
La gara a squadre è terminata alla trave, dove Elisa e Giorgia hanno dato il meglio di loro, meritandosi entrambe un bel 14.000, che le ha qualificate anche per questa finale. Elisa tra l’altro domenica, grazie ad un esercizio particolarmente pulito e corretto è riuscita ad ottenere il secondo miglior punteggio, a parimerito con l’americana Alyssa Baumann (14.200).
Molto buona anche la trave di Erika, un 13.650 che ha una D pari a 5.7, un solo decimo in meno a quella della campionessa americana, Kyla Ross.
Buone anche le prestazioni di Lavinia Marongiu alla trave e alle parallele. Lavinia, che si è già distinta come una delle migliori all-arounder in serie A, è una delle nuove senior e gare come queste, non possono che aumentare il suo bagaglio d’esperienza in vista dei prossimi appuntamenti.
Anche la toscana Lara Mori, stava conducendo una buona gara, ma purtroppo alla trave l’ha sporcata, commettendo qualche errore di troppo. Bene il volteggio e bene le parallele, così come il corpo libero, il suo è sempre uno dei più “esplosivi”. Forza Lara, sappiamo che saprai riscattarti presto!!
Assente, ma presente, Carlotta Ferlito, costretta all’ultimo a rinunciare alla gara per un persistente dolore alla gamba.
Sappiamo quanto Carlotta ci teneva a fare questa gara, soprattutto dopo i risentimenti muscolari che già l’avevano obbligata a diminuire i carichi di lavoro nei mesi precedenti. Spesso però in questo sport l’impegno e la buona volontà non bastano, ci vogliono soprattutto pazienza e forza di accettare di nuovo la sfida. Noi però, conosciamo bene anche lei e siamo certi, che anche questa volta l’accetterà, così come ha sempre fatto! Ti aspettiamo.
Le nostre ragazze svolgono complessivamente una buona gara e portano l’Italia sul secondo gradino del podio, dietro al team USA e davanti al Giappone. Tanti esercizi, tante conquiste, qualche errore… ma una cosa che accomuna tutte è l’esperienza fatta, sicuramente determinante ai fini dei prossimi impegni. Complimenti ragazze e ancora una volta, grazie per le emozioni che ci avete regalato.