L’Italia insieme alla Francia, è stata l’unica nazione a schierare in gara tutte le ginnaste su tutti gli attrezzi. Cosa dimostra questo? Che l’Italia c’è, che si sta preparando ad affrontare al meglio il Mondiale qualificante di Glasgow, il vero ed unico obiettivo della stagione. Sì perché il quinto posto di Nanning ci ha dato la spinta e il desiderio di sognare in grande, ed è inutile negare, che l’Italia spera di qualificarsi al primo turno e perché no, di migliorare anche il risultato cinese.
Purtroppo, da sempre, si sa che le prime suddivisioni sono le più difficili… e che a fine giornata i punteggi, a parità di difficoltà, tendono ad essere più alti. I giudici sono umani e dieci ore di lavoro pesano a tutti, ci auguriamo che qualcosa possa cambiare o che si possa trovare un modo per far sì che queste differenze di valutazione non si ripresentino più. Ovviamente non siamo gli unici ad aver notato questo ormai “storico” e conosciuto problema, Russia, Germania, Romania ed Inghilterra hanno fatto presente le nostre stesse osservazioni.
Comunque la gara è gara e questo è il regolamento attuale, quindi non possiamo farci niente, speriamo che la prossima volta la “sorte” ci sia più favorevole con l’estrazione delle suddivisioni.
Parliamo ora delle nostre ragazze… quattro gare senza errori. Partiamo da Martina Rizzelli, colei che ha ufficialmente aperto i nostri Europei, quante polemiche inutili abbiamo letto sul suo conto, prima e dopo la sua convocazione. Martina, con un ottimo esercizio da 6.0 in prima suddivisione (il che vuol dire che in quarta avrebbe preso sicuramente di più) ha centrato la finale a 8. Martina è un’ottima ginnasta, ha un talento ed un potenziale pazzesco, l’esperienza a Sofia e a Nanning le è servita ad imparare a gestire l’emozione ed ora brilla tra le grandi.
I nostri più sinceri complimenti a lei, che possa godersi al meglio le sue finali.
Carlotta Ferlito, protagonista di un’altra buonissima gara (questo rappresentava il rientro in campo gara internazionale e lei) da garista quale è, ha dimostrato di saper gestire al meglio ogni pressione. Splendida la trave, dove si è riconfermata tra le grandi, siamo sicuri che presto arriveranno le soddisfazioni che si merita, forza Carlo!
Vanessa Ferrari, in fase di recupero, ma comunque pronta e determinata a dare il meglio di sé. Non ama partire al corpo libero, eppure all’Italia è toccato anche questa “sfortuna”. Tuttavia ha condotto una bellissima gara, bella la trave (ha sfiorato la finale), buone le parallele e buono l’avvitamento e mezzo. Questa gara ha rappresentato il primo step del suo recupero, necessario per capire fino a dove ci si può spingere. Super Vany ha nuovamente dimostrato di essere una guerriera, la sua è stata una buonissima gara!
A chiudere la gara azzurra è stata Erika Fasana, indubbiamente l’Italiana più forte al momento, carica, determinata, sicura di sé.. meravigliosa al corpo libero, dove ha presentato lo tsukahara avvitato, precisa al volteggio (DTY) e alla trave. Anche le sue parallele ormai sono degne del panorama internazionale e con il suo 13,766 ha “rischiato” davvero di entrare nella finale ad otto.
La rivedremo domani nella gara AA e nella finale al corpo libero. E siamo tutti con lei, con loro. GAMBA RAGAZZE!!!