Il 19 e il 20 marzo si è tenuto al Pala Arrex di Jesolo la nona edizione dell’Incontro Internazionale più atteso dell’anno. Perché? Perché è l’unico al quale prende parte la squadra nazionale americana, nonché da anni la squadra più forte del mondo. Quest’anno protagonisti insieme agli Stati Uniti e alla nazionale azzurra, sono stati Francia e Brasile per la categoria senior e Finlandia, Slovenia e Germania per quella junior.
Le prime a scendere in campo gara sabato mattina sono state le junior, prima e seconda fascia insieme, il che vuol dire quelle nate fra il 2001 e il 2003. Ad eccezione delle più piccole (2003), le ginnaste impegnate a Jesolo hanno avuto modo di confrontarsi fra di loro in vista del prossimo importante appuntamento che le vedrà protagoniste a maggio: gli Europei junior di Berna.
Per loro la gara non prevedeva il concorso a squadre, ma solo quello individuale, che come da pronostici è stato vinto dalle americane. Al primo posto si è imposta grazie anche ad un ottimo Amanar al volteggio, Jordan Chiles (58.250), seguita dalle compagne Emma Malabuyo (56.150) e Gabby Perea (55.750).
Dopo il quarto posto della canadese Ana Padurariu (55.600) e il quinto della quarta americana in gara, Trinity Thomas (54.450), troviamo, ad un solo decimo di distanza, la nostra giovane promessa azzurra Giorgia Villa, con 54.350. Protagonista di un buonissimo esercizio alle parallele 14.150 (D 5.7), secondo miglior punteggio in qualifica e terzo in finale, dove ha vinto il bronzo alle spalle delle inarrivabili americane.
L’azzurrina che ha fatto parlare maggiormente di sé è però stata Martina Maggio. La caduta alle parallele di sabato non l’hanno destabilizzata, Martina ha continuato la gara come se niente fosse, convinzione e grinta fino all’ultimo attrezzo. Sabato ha centrato tre finali e domenica è salita su tutti e tre i podi: argento al volteggio, argento alla trave e bronzo al corpo libero! Super Martina, complimenti!
Vale la pena sottolineare le ottime prestazioni delle junior, nonché tutte protagoniste del programma federale che stiamo seguendo “Road to Tokyo 2020”, la strada è ancora lunga, basti pensare che la maggior parte di loro debutterà a livello internazionale tra ben due anni, ma le basi si costruiscono adesso ed è innegabile, il duro lavoro porta i suoi frutti.
A volteggio abbiamo ben cinque “uno e mezzo” (Basile, Cocciolo, D’Amato, Linari, Maggio), ma ottengono punteggi davvero interessanti anche Saturnino e Bencini, a parallele abbiamo due 2003 che partono da 5.7/5.8 (Villa, Iorio), a trave presentiamo esercizi puliti e spesso precisi, non a caso sono ben tre le azzurrine che hanno centrato la finale (Basile, Maggio e Linari, quest’ultima ad un soffio da Cocciolo e poco lontana da Saturnino) ed infine a corpo libero, dove l’Italia da sempre si distingue per l’aderenza della coreografia alla musica, aprono praticamente tutte in E con lo tsukahara (Basile con il tabac).
Il DTNF avrà a disposizione ancora due tappe di serie A e un altro incontro internazionale junior, prima di scegliere la formazione per gli Europei, e a proposito di questo non vanno assolutamente dimenticate le ginnaste, tra le quali le azzurrine Caterina Cereghetti e Sofia Arosio, che erano assenti a Jesolo, ma che stanno comunque lavorando per questo appuntamento.
Dopo le junior sono scese in campo gara le senior, le grandi protagoniste della ginnastica mondiale.
L’America è arrivata in Italia con il solo obiettivo di testare la preparazione di quelle ginnaste che si giocano uno di quegli ambitissimi cinque posti. Come ormai d’abitudine, l’America non ha vinto, ha stravinto, ha vinto il concorso a squadre e, grazie alla regola di quest’anno del 3 per Nazione, si è piazzata su tutti i podi di specialità, ad eccezione del bronzo alle parallele guadagnato meritatamente dalla francese Loan His.
Francia e Brasile hanno invece avuto modo di confrontarsi tra di loro, tra qualche settimana saranno al Test Event di Rio, dove cercheranno la qualificazione olimpica. A Jesolo ha avuto la meglio il Brasile, guidato dalla piccola Flavia Saraiva e da Rebeca Andrade, rientrata da poco dal brutto infortunio, ma sembra avere tutte le carte per poter replicare l’ottima prestazione anche a Rio. La Francia, ha delle buonissime parallele e delle travi interessanti, ma dovrà stare attenta all’esecuzione, perché sulla carta non è distante da Romania, Germania e Belgio, ad oggi le principali contendenti al pass olimpico.
La squadra azzurra ha invece avuto modo di confrontarsi con una formazione diversa da quella vista ai Mondiali di Glasgow, dal momento che le “big” Ferrari, Fasana e Rizzelli sono ancora in fase di recupero e che Meneghini era impegnata negli stessi giorni a Stoccarda per la Coppa del Mondo, l’Italia ha visto in campo gara alcuni importanti rientri e un nuovo interessante debutto.
Il Capitano del team di questo fine settimana è stata Carlotta Ferlito, migliore fra le azzurre nel concorso generale (56.300) e protagonista di una gara ancora una volta lineare e priva di errori. Buonissimo l’uno e mezzo presentato al volteggio (14.650). La qualità di questo salto è sintomo di ciò che poi ha dichiarato il DTN Enrico Casella: “Carlotta ha pronto il doppio avvitamento e quando le condizioni fisiche lo permetteranno verrà presentato in gara”. Bene le parallele e benissimo il corpo libero e la trave, dove l’arrivo un po’ scarso dal doppio carpio non le ha permesso di superare il 14.100.
Domenica, a fronte delle diverse competizioni svolte nell’ultimo periodo e della normale stanchezza fisica che ne è derivata, Carlotta ha deciso di concentrarsi solo su una delle tre finali centrate, quella alla trave.
E qui, dopo un ottimo esercizio, uno di quelli che fa di lei una delle specialiste migliori del mondo, nell’eseguire l’uscita Carlotta ha mancato il piede nella rondata ed è arrivata quasi di testa dal doppio carpio. Uno spavento che difficilmente si dimenticherà, ma dal quale Carlotta, che per fortuna non ha riportato gravi infortuni, saprà uscirne più forte di prima, ne siamo sicuri.
Il secondo miglior punteggio fra le azzurre lo hanno ottenuto a pari merito Enus Mariani e Tea Ugrin (55.100), la prima recentemente impegnata in Coppa del Mondo a Glasgow e la seconda è prossima alla partenza per il Test Event di Rio, dove andrà insieme a Lara Mori, assente a Jesolo, per un risentimento muscolare alla schiena.
Così come in Coppa del Mondo, anche a Jesolo Enus è apparsa sicura e determinata come non mai. Un errore alle sue amate parallele non le ha permesso di centrare la finale a otto, ma Enus si è ottimamente riscattata al corpo libero e alla trave, sia sabato, che domenica. E per la finale alla trave i complimenti sono doppi, Enus è riuscita a mantenere la concentrazione e a concludere un buon esercizio nonostante fosse la prima ginnasta a presentarsi di fronte alla giuria dopo lo spavento per Carlotta.
Molto bene anche la gara di Tea, bellissimo il nuovo corpo libero sulla musica di Frozen e ottime le parallele, dove ottiene il punteggio più alto fra le azzurre. Purtroppo in finale paga una caduta all’uscita, ma la pulizia dell’esercizio è notevole, saprà rifarsi.
Il rientro in azzurro più atteso a Jesolo è senz’altro stato quello di Giorgia Campana, una delle nostre ginnaste con più esperienza internazionale. Giorgia ci ha sempre abituati a gare costanti e precise e così, superati i vari problemi fisici, è riuscita a fare anche a Jesolo. Particolarmente buona la trave (13.900) ed il volteggio (13.850), bentornata!
Bene anche il rientro di Alessia Leolini, compagna di Giorgia e Tea ai Giochi Olimpici Europei di Baku. Il suo punto di forza è senz’altro il volteggio, non a caso a Jesolo è stato quello con la nota D più alta fra le azzurre (5.4) e il 14.200 che la giuria le ha assegnato sia in qualifica che in finale, le è valso un buon quarto posto nella classifica di specialità.
La più piccola della squadra è invece stata Desiree Carofiglio, alla sua prima uscita con il body della nazionale senior. Desy paga l’errore alle parallele, dove presenta uno degli esercizi più difficili fra le azzurre, ma si mette in mostra al volteggio, dove presenta un sempre più bello avvitamento e mezzo al volteggio e al corpo libero, dove la sua acrobatica avanti colpisce sempre piacevolmente.
Rivedremo tutte le azzurre tra pochi giorni in occasione della terza prova di serie A, che si terrà il 2 aprile al PalaLottomatica di Roma. Gamba a tutte ragazze e forza Carlotta, ti aspettiamo!
S.V.