Stavolta abbiamo cercato il punto di vista di un “non addetto ai lavori”. Una giovane appassionata di fotografia ha seguito il Grand Prix e ci ha riportato le sue impressioni nelle righe che seguono. Grazie Noemi.
Testo e foto di Noemi Casula
Se Isaac Newton ritornasse ai giorni nostri e si trovasse per qualche ragione in un campo gara di ginnastica artistica o ritmica, probabilmente si vedrebbe costretto a rivalutare la costante di gravitazione, che mentre sembrava finora valere per una mela (e universalmente per un po’ tutto ciò che è di questo mondo!), è oggi evidente che non sia valida per le nostre Farfalle o per gli atleti artistici alla trave, alle parallele e agli anelli.
Saltano. Volteggiano. Semplicemente volano. E questo Grand Prix 2017 fa di tutto perché non sia un segreto per nessuno.
É uno Sport che si mette a nudo, si presenta nella sua interezza e complessità agli occhi di un palazzetto sold-out e si fa rappresentare dai nostri migliori pluri-medagliati ginnasti arricchendosi ulteriormente con la presenza di campioni internazionali provenienti da Grecia e Israele.
Preziosi ospiti a corredo dell’ esperienza del Gran Prix sono una sorridente Vanessa Ferrari, una emozionata Carlotta Ferlito e una raggiante Marta Pagnini.
Delicatezza e Rigore, Eleganza e Tenacia, Civettuola Precisione e Spiritoso Brio devono essere le nuove effervescenti Muse che ispirano i nostri ginnasti che alacremente si allenano per farci ancora sognare a Tokio 2020 o che portano una piccolissima atleta (della “veneranda” età di forse 7/8/11 anni?!) ad essere premiata per aver già in mano una grossa verità: “Vittoria è, nonostante tutto, avere il coraggio di continuare”.