Non è mai facile trovare le parole giuste, soprattutto quando si deve comunicare che qualcuno ha deciso di interrompere la sua carriera.
In questo caso poi, dispiace in modo particolare. Perché? Perché ad annunciare il ritiro è la giovane azzurrina Sydney Saturnino che, inaspettatamente, al suo primo anno senior decide di lasciare Lissone per tornare a casa, a Ischia.
Una decisione sofferta e che sicuramente ha richiesto tempo e appoggio, quello delle sue compagne di squadra e quello della GAL che, da due anni, era diventata la sua seconda famiglia.
Cosa può scattare nella mente di una giovane e promettente ginnasta che ad appena sedici anni, agli esordi nella categoria più importante, decide di lasciare la ginnastica e tornare a casa? E’ difficile dare una risposta precisa, e siamo certi che la stessa Syd non abbia ancora trovato una spiegazione in grado di rispondere a tutti i suoi perché, ma di una cosa siamo convinti: la ginnastica insegna a vivere.
La ginnastica ti sprona a dare il massimo anche quando sei stremata, ti obbliga a rialzarti dopo una caduta, ti insegna ad essere responsabile e coraggiosa, ma ti insegna anche che esistono delle priorità, che sono la determinazione e la motivazione con cui si perseguono i propri obiettivi.
Ed è proprio nel rispetto di questi valori che i ginnasti decidono quando è arrivato il momento di vivere una vita diversa.
Ed è così anche per le più grandi, Shawn Johnson disse “una ginnasta lo sa, lo sa meglio di chiunque altro quando è arrivato il momento di dire basta, perché quando c’è qualcosa che non è come dovrebbe essere lo sente dentro di sé, lo sente sulle braccia quando si allena, lo sente sulle gambe, sulla schiena… e non c’è un perché, anche se non tutti capiscono, lei lo sente e basta…”.
Forse è questo bisogno di vivere una vita diversa che ha spinto Sydney a ritirarsi e a vivere una vita più “normale”.
Cara Sydney, ci dispiace tanto, saremmo ipocriti nel dire il contrario, e lo sai… ma la cosa più importante, al di là della ginnastica e dei risultati sportivi, è che tu sia felice!
Ti auguriamo di raggiungere i tuoi obiettivi, senza mai perdere quel sorriso che più volte abbiamo voluto fissare nel tempo per sempre.
Grazie Syd, ti vogliamo bene.
(E se mai un giorno tornerai… noi ti aspetteremo qui.)
Foto: Filippo Tomasi