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U.S. CLASSIC 2018: SPETTACOLO SIMONE BILES, ANCORA UNA VOLTA INARRIVABILE

Questa notte si sono tenuti a Columbus, in Ohio, gli U.S. Classic, gara di qualificazione ai nazionali americani del prossimo mese.
Tanta era l’attesa per questa competizione che, a due anni dall’ultima gara, le Olimpiadi di Rio, ha segnato il rientro in campo della più forte ginnasta del mondo, Simone Biles.
E da vera fuori classe quale è sempre stata, Simone ha soddisfatto, stupito e anche superato tutte le più rosee aspettative dei giorni scorsi, vincendo un meritato oro nel concorso generale con un superlativo 58.700! Punteggio che, va detto, forse non è lo stesso che avrebbe ottenuto in campo internazionale, ma d’altra parte che i punteggi siano leggermente più alti in campo nazionale è cosa ormai risaputa, tuttavia di Simone c’è ben poco da dire: 15.400 per il suo Cheng al volteggio, 15.200 alla trave, sporcata solo da un paio di piccoli sbilanciamenti, 14.750 al corpo libero, con un’uscita dal quadrato, ma con l’esercizio dalla nota D più alta al mondo: doppio teso con doppio avvitamento, un avvitamento avanti + tsukahara, Biles + salto artistico, tsukahara avvitato!
Gara pressoché perfetta se non fosse stato per le parallele, dove Simone ha commesso una caduta (13.350). Il suo nuovo allenatore, Laurent Landi, è un esperto in questo attrezzo e infatti Simone ha presentato un nuovo e più competitivo esercizio, ma come lei stessa ha dichiarato, le parallele restano ancora il suo attrezzo più “debole”.

Alle spalle di Simone Biles è arrivata Riley McCusker (57.500), protagonista di una gara pulita e precisa, sicurezza che le mancava da circa un anno e che la stellina della MG Elite ha incoronato ottenendo il punteggio più alto alle parallele, 15.000!
Sul terzo gradino del podio l’attuale campionessa del mondo in carica, Morgan Hurd, che ha pagato una caduta alla trave, ma ha comunque confermato di poter essere una buona all arounder.
Giornata ancora da definire invece, per le due stelle della Texas Dreams Gymnastics: Ragan Smith ha commesso una caduta alle parallele, poi riscattata con un ottimo esercizio alla trave (14.500), ma ha deciso all’ultimo di non fare corpo libero, quindi si è automaticamente chiamata fuori dalla classifica AA.
Discorso simile, ma già previsto in partenza, per Emma Malabuyo, che abbiamo visto impegnata solo al volteggio e alla sua amata trave, dove purtroppo però, non è riuscita ad esprimersi al meglio (12.650).

Si sono distinte infine, Alyona Shchennikova per il suo esercizio alle parallele (14.900), Jade Carey al volteggio (14.650) e al corpo libero (13.900).

Foto di USAGym.

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