Si sta svolgendo in questi giorni la World Cup a Szombathely (Ungheria) con tre nostri ginnasti del settore maschile: Lorenzo Galli, Lay Giannini e Roberto Marzocchi.
Seconda World Cup e sorteggio sfortunato per Roberto che parte primo agli anelli e che, nonostante un ottimo esercizio, sporca l’uscita e finisce terza riserva. Il corpo libero, forse per troppa adrenalina o per voglia di riscatto, si caratterizza per alcuni arrivi con alcuni passettini che non pagano ai fini di punteggio. Al cavallo Roberto di comporta molto bene ma si conclude con un’uscita sbagliata e con un grosso rammarico per il risultato finale.
Prima World Cup per Lay Giannini che si qualifica al quinto posto agli anelli con un punteggio di 13.950. Davanti a lui atleti del calibro di Vernaiev, Okubo, Aleksandrov, Pakhniuk. Domani la finale. Al corpo libero Lay si presenta con una prima diagonale quasi stoppata (doppio carpio). Peccato per aver sporcato alcuni arrivi nel proseguimento dell’esercizio. Fuori dalla finale ma non di molto, e quindi esperienza per le successive occasioni. Al volteggio Lay portava per la prima volta il Roche che riesce ad eseguire. Sul secondo salto invece si perde nella rincorsa ed il punteggio non rispecchia (chiaramente) le sue possibilità. Mezzo punto di penalità alla sbarra lo relegano tra le riserve.
Dopo un anno di stop forzato per l’intervento alla spalla, torna sui campi internazionali Lorenzo Galli alla sua prima gara di Coppa del Mondo. Lorenzo porta a cavallo un esercizio da 5,7 ma soffre di una caduta e quindi niente qualifica per lui. Qualche imprecisione nella parte finale del lungo esercizio alla sbarra lo porta a slittare nella classifica specialmente dopo i punteggi dell’ultima rotazione (forse un pochino abbondanti). Anche alle parallele alcune imprecisioni con alcuni spostamenti delle mani.
Soddisfazione da parte di Andrea Massaro e Riccardo Pallotta (i due allenatori presenti in Ungheria) per il lavoro eseguito dai nostri atleti in una competizione di altissimo livello. Forse un filo di tensione di troppo all’inizio ma un ottimo bagaglio di esperienza da mettere nello zaino.
Si ringrazia Andrea Massaro per le foto