Restiamo sul tema spinoso della “Ginnastica Oscurata” dalle scelte economiche di mamma Rai che con la sua offerta, che allo stato dei fatti rimane un punto oscuro della vicenda, e delle scelte successive della Federazione Italiana. Si è parlato molto di queste fantomatiche cifre arrivando ad ipotizzare numeri con tantissimi zeri, cosa che a nostro parere è assolutamente lontana dalla realtà italiana. Potrà essere il caso di nazioni come gli Stati Uniti, la Cina, la Russia forse, ma siamo sicuri che i diritti televisivi della nostra “povera Italia” siano di gran lunga inferiori a quello che le supposizioni potrebbero far pensare.
Ma era giusto parlarne, fare dei calcoli approssimativi e tentare, come è stato fatto, di arrivare alla quantificazione.
Gli importi non ci sono, e noi cosa facciamo? Per ora gli amanti della ginnastica dei piccoli attrezzi potranno trovare un piccolo aiuto dall’accordo che prontamente la Federazione Italiana ha raggiunto con quella Internazionale per degli highlights e delle interviste alle protagoniste. Un piccolo contentino oltre alla ricerca di siti in streaming raggiungibili dai nostri computer. Occorre dire “grazie” alla nostra Federazione che in questa situazione di emergenza è riuscita comunque a “regalarci” delle possibilità.
Resta da pensare al fututo, a quel mondiale di Anversa che tra pochi giorni aprirà le porte (primi giorni di ottobre) e a quei 3 anni ancora che ci dividono dai Giochi Olimpici di Rio. Che fare? Potremmo provare a spedire tante richieste, tante suppliche, tanti accorati appelli ai responsabili Rai, di altre TV, perchè no? Potremmo provare a farci sentire. Il popolo della ginnastica non è certo quello di altri sport che la fanno da “padrone” ma è un insieme di amanti, di appassionati, di persone che “sono la ginnastica”.
Il direttore di Rai Sport per esempio? Mario Mazza : mauro.mazza@rai.it oppure al direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti : AMonti@rcs.it ?
Tentar non nuoce, la nostra ginnastica ne ha infinitamente bisogno.
GAI Staff