Alessia e Lara d’argento!

Incontro le due atlete della società Il Giglio di Montevarchi in una calda domenica di maggio. Abbiamo chiesto la loro disponibilità nell’unico giorno in cui possono restare lontante dallaa palestra ed hanno risposto senza esitare e felici di incontrarci. Arrivano prima una poi l’altra, accompagnate dalle rispettive mamme. Un secondo solo per ri-presentarci e poi iniziano a riscaldarsi. La palestra di Montevarchi è silenziosa, solo la nostra voce, quella  di Stefania Bucci (la loro allenatrice) e quella delle due splendide mamme sempre disponibili.

Lara Mori ed Alessia Leolini, ecco di chi parleremo.

Il nostro pomeriggio inizia con gli scatti fotografici e le due ragazze si mostrano a loro agio tra i flash e i loro attrezzi. Scherzano, anzi, scherziamo insieme. Ridiamo della capacità di Alessia di assumere atteggiamenti simpaticissimi, delle espressioni e smorfie che le vengono in modo naturale e impostiamo il servizio su questo dualismo. Una Lara “quasi” seria e una Alessia che la prende in giro. Passano i minuti senza che ci accorgiamo del tempo che scorre, con le luci da spostare, le inquadrature da trovare e le idee da mettere in pratica. Poi, solo alla fine, ci mettiamo seduti sulla pedana del corpo libero e ci rilassiamo.

Iniziamo la nostra intervista che poi intervista non sarà, solo una piacevole chiacchierata. Lara ed Alessia ci parlano delle loro esperienze a Bruxelles, tornando indietro ai loro inizi, alla loro carriera (seppur giovanissime ce l’hanno già una carriera!!!).

Ci innamoriamo del modo in cui parlano di ginnastica, della loro vita, senza scomporsi e sconvolgersi, come se quello che fanno tutti i giorni fosse cosa per tutti.

E non lo è!

Lara già a quattro anni ha conosciuto la ginnastica grazie ad una bambina che conosceva il padre, ma la vive veramente dall’età di otto anni. Per Alessia è automatico andare a ginnastica artistica da piccola visto che anche sua sorella la pratica. Hanno inziato tutte e due con un’ora due volte la settimana e questo per loro è stato l’inizio. Grazie all’occhio esperto di Stefania Bucci, Lara ed Alessia entrano in un gruppo “speciale”, un gruppo nato e portato avanti per arrivare ai risultati che infatti non tarderanno ad arrivare.

La mole di lavoro ora è ben diversa: tutti i giorni dalle  14 alle 17,30 e poi due volte la settimana dalle 8 alle 10. Tutte e due frequentano la scuola pubblica con le problematiche che ne derivano.  Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici però riescono a gestire la loro vita sportiva e scolastica. Stefania interviene durante il nostro colloquio : “Non possiamo sperare che i risultati scolastici siano a livelli elevati, ma la scuola è importante e l’impegno delle atlete anche di livello alto, deve essere anche rivolto verso l’istruzione”. Come non essere d’accordo!

 Come in una bella favola iniziamo a parlare dell’Europeo di Bruxelles.

“Mamma non torno”, è così che Alessia ha esordito al telefono dopo aver saputo quasi all’ultimo minuto che la sua prestazione durante i test aveva portato ai risultati tanto sperati. Infatti, con la partenza il sabato mattina verso Bruxelles, Alessia ha saputo di essere in squadra solo il venerdì sera. E con un “mamma non torno” ha preparato la sua valigia per entrare nella storia come le altre componenti della squadra juniores. Loro hanno vinto la medaglia d’argento per la prima volta in un campionato europeo. Ricordiamo che in questo europeo, Enus Mariani ha vinto la medaglia ORO nell’All Around. Un risultato stupendo per una splendida atleta!

 Gli occhi delle due ragazze si illuminano quando ci raccontano dell’albergo, del loro arrivo, dell’incontro nella hall e nei corridoi con le loro beniamine, con le senior russe o rumene che hanno visto per anni solo in tv. Sono occhi giovani, occhi di bimba che esprimono gioia.

Lara ed Alessia sono tanto diverse. Lara sembra quasi “abituata”. Forse è da sempre che, inconsapevolmente, sa di far parte di un gruppo “scelto”, di far parte di sicuro della squadra degli europei, forse ha dentro una sana consapevolezza di essere una ginnasta talentuosa. Per Alessia è stato tutto un po’ più difficile, ma la semplicità e il sorriso di come parla della magnifica esperienza europea ci contagia. Lara ed Alessia sono amiche, abituate a vivere giornalmente la loro vita insieme. A sudare insieme, a cadere, a rialzarsi, a sporcarsi le mani con la magnesia e a sistemarsi i capelli nella coda.

Torniamo alla gara che le ha inserite nella storia della Federazione Ginnastica Italiana. Alessia durante la prima prova, le parallele, subisce un contrattempo con una mano che scivola ma con una forza di carattere (oltre che di muscoli aggiungiamo noi) risolve in modo più che buono la brutta avventura. Per Lara invece una caduta alla trave mina il suo entusiasmo, ma con tanta forza di volontà porta a casa una ottima prova al volteggio che la riscattano ampiamente.

Ma non entriamo nei particolari tecnici, quello che ci preme scrivere è ancora il modo in cui parlano della gara. Ero presente nella mixed zone per scattare le foto di rito e ricordo bene quando l’addetto stampa della Federazione David Ciaralli chiedeva alle nostre juniores se si rendevano conto di essere entrate nella storia.

Ed ancora ho negli occhi le espressioni di Enus, Tea, Elisa, Lara ed Alessia. La totale NON consapevolezza di quel risultato storico che avevano portato a casa.

Per loro, comunque, era stata una gara, una delle tante (quasi).

Lara ci confida che tornata in albergo era felicissima per il risultato di squadra, ma ripensandoci ha avuto da recriminare a se stessa di non essere riuscita a qualificarsi alla finale ad attrezzo. Bel carattere no? Il carattere di una campionessa!

Parlando ormai ad intervista conclusa, non possiamo non scoppiare in una fragorosa risata quando Alessia, per la terza volta, ci ripete che il momento più bello è stato incontrare durante la serata di gala la “sua” Mustafina.

Con un argento al collo, una impresa memorabile, con la freschezza di animo che solo la gioventù sa regalare, salutiamo queste due splendide atlete: Lara Mori ed Alessia Leolini.

Grazie di tutto!

Si ringrazia in modo particolare la loro disponibilità, quelle delle loro famiglie, della loro allenatrice Stefania.

F.T.

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