Una volta resa nota la composizione della squadra di Artistica Femminile la giovane Erika Fasana non ha soltanto accolto con gioia la sua prima partecipazione olimpica, dopo aver contribuito alla qualificazione della squadra l’11 gennaio scorso, ma si è anche scoperta la più giovane dell’intera missione CONI. Con i suoi 16 anni compiuti il 17 febbraio scorso, infatti, la debuttante di Como, cresciuta nella Polisportiva Carmini, è la piccola del gruppo dei 290 azzurri presenti a Londra. Una prerogativa che a Pechino, nel 2008 fu di Vanessa Ferrari, allora però 17enne. Classe 1996, Erika si allena presso la Brixia di Brescia con Laura Rizzoli ed Enrico Casella. 1 metro e 55 cm. per 50 kg di muscoli, la Fasana si mette in luce per la prima volta nel 2007 vincendo a Montevarchi il Campionato di categoria Allieve IV Fascia. Successo bissato l’anno seguente a Mortara e il successivo a Cesena tra le Junior I fascia. Sempre nel 2009 all’esordio agli Assoluti di Meda ottiene alla tenera età di 13 anni l’oro al volteggio e la piazza d’onore nel Concorso Generale, alle spalle del suo idolo, Vanessa Ferrari. A livello internazionale, dopo l’esordio a Zurigo nel 2008 in un triangolare juniores con Francia e Svizzera e due edizioni da protagonista al Trofeo Città di Jesolo, nel 2010 debutta agli Europei giovanili di Birmingham con il bronzo di squadra e quello individuale al volteggio. Un assaggio dell’atmosfera olimpica la vive a Trabzon, dove prende parte agli EYOF. in Turchia Erika fa incetta di medaglie, ben 5: con l’oro a squadre ottiene l’argento all-round e al corpo libero, il bronzo al volteggio e alle parallele asimmetriche. Nel 2012 fa il salto tra le senior e a 15 anni contribuisce alla qualifica olimpica della Nazionale maggiore, chiudendo 2ª nel Concorso Generale e 6ª nella finale al volteggio. Proprio in quella North Greenwich Arena dove la rivedremo il 29 luglio prossimo impegnata nella XXX Olimpiade Estiva. “Gli altri azzurri sono tutti grandi atleti, per me è un onore stare tra loro – ci svela commossa la Fasana – Ho iniziato a praticare la Ginnastica Artistica per gioco, passando presto all’agonistica. Da tre anni a questa parte ho capito che potevo arrivare all’Olimpiade. In valigia metterò due peluche portafortuna, un orsetto che mi ha regalato un’amica giapponese agli esami di III Media e una tartaruga che mi ha dato mia nonna. Si, sono anche scaramantica. Metto sempre lo stesso numero di mollette e prima di entrare in pedana mi tocco quella di fianco alla coda”. Un record quello dell’età che non è certo un merito, più che altro una peculiarità della nostra disciplina. “Sono entrata nell’anno giusto – ha aggiunto – e sono felice di aver dato il mio contributo. Vany era addirittura l’unica minorenne in Cina, con me, invece, ci sono anche Carlotta e Giorgia. Sono sicuro che ci sosterremo a vicenda”.
(Fonte FGI)