Lei, la nostra ginnasta d’ORO.

“Signori e signore questa è la nuova campionessa del mondo”.

Con queste parole nel lontano 2006 Yuri Chechi presentava a tutti Vanessa Ferrari, la prima e unica ginnasta italiana a conquistare il titolo mondiale nel concorso generale, sui quattro attrezzi. Da quel momento in poi si iniziava a parlare di questa campionessa, a considerare di più questo sport. Proprio in quel periodo nasce il PalAlgeco, la sua palestra di Brescia, una delle palestre più importanti che vede allenersi altre grandi ginnaste della nostra nazionale.

Questo dei mondiali di Aahrus del 2006 è forse l’evento principale ma non la prima occasione in cui Vanessa si è messa in mostra, ha fatto vedere al mondo intero quanto vale. L’anno prima, ancora Junior, ai giochi del mediterraneo di Almeria porta a casa quattro medaglie d’oro e una d’argento (parallele).

2007, continua il dominio di Vanessa a livello europeo, oro nel concorso generale e a corpo libero. Si arriva così alle olimpiadi di Pechino, l’attenzione è tutta su Vanessa, l’unica minorenne di tutta la spedizione azzurra, tutti la conoscono come una grande campionessa ma non sanno dei problemi che stanno venendo fuori al tendine. C’è il silenzio olimpico, non se ne può parlare e ovviamente la sua gara non va come si pensava anche se comunque riesce a conquistare la finale All-Around, finendo all’undicesimo posto.

La tendinite non passa e dopo gli europei di Milano 2009, dove nonostante tutto riesce a vincere una medaglia di bronzo al corpo libero, Vanessa decide di operarsi, lo stop, la lunga riabilitazione e torna vincendo il suo quinto titolo italiano assoluto.

La strada è in salita, la ripresa è rapida e ai Test Event di gennaio Vanessa torna nel pieno delle sue forze, trascinando l’Italia nella vittoria a squadre con diretta qualificazione per Londra e vincendo l’oro al corpo libero.

Ci siamo, è il momento di Londra, il momento della sua seconda olimpiade, l’olimpiade della maturità. Dopo l’ottima gara di qualifica Vanessa si qualifica per la finale a squadre, per l’all around e per la finale al corpo libero con il terzo punteggio. E’ sempre il terzo punteggio anche in finale, come Aliya Mustafina, ma a causa di un maledetto regolamento il bronzo viene assegnato alla ginnasta russa perchè aveva un punteggio di esecuzione migliore.

La delusione è tanta, troppa…ma sicuramente la nostra campionessa ci regalerà ancora grandi emozioni, ci farà vedere di nuovo come dopo una sconfitta si torna ancora più forti….

Gamba per tutto, ma soprattutto…

BUON COMPLEANNO CAMPIONESSA!

A.M.

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