La serie A2

Il PalaMandela si chiama così perché lo ha scelto la gente di Firenze. Ha rilevarlo è il Presidente del Coni provinciale, Eugenio Giani durante le premiazioni del Campionato di Serie A2 di Ginnastica Artistica, effettuate al fianco del Presidente FGI Riccardo Agabio. Niente sponsor, ma il nome di un premio Nobel, questo è lo spirito che emerge dall’impianto gigliato. Lo spirito che meglio d’ogni altra cosa descrive la giornata odierna. Passione genuina, volontariato ed alto livello fusi insieme dallo staff di Francesca Fattorini e del Centro Ginnastica Firenze in una vera e propria festa sportiva. Che non poteva essere rovinata da un’infausta notizia proveniente da Pretoria. E così non è stato, anzi. Mandela, il 94enne ex presidente del Sud Africa, è stato dimesso “in seguito ad un consistente e graduale miglioramento delle sue condizioni generali”, recita il comunicato.
Allora la festa può davvero cominciare. Le consuete rotazioni non risparmiano colpi di scena agli oltre 5 mila spettatori assiepati sugli spalti. Un pienone, record al quale ci stiamo abituando, forse viziando, nella speranza che continui anche dopo l’esplosione (inevitabile!) della bolla mediatica che lo ha generato. Ci piace cominciare salutando una grande campionessa, Carlotta Giovannini, che con la gara odierna chiude la sua carriera agonistica per intraprendere quella da allenatrice, sempre nella Biancoverde Imola. La stella di Castel San Pietro ha fatto la storia della ginnastica femminile, conquistando l’oro continentale a squadre nell’edizione di Volos 2006 e al volteggio ad Amsterdam 2007. Leader in Coppa del Mondo a Parigi, lo stesso anno, l’atleta di Giacomo Zuffa strapperà anche un argento agli Europei di Clermont Ferrand nel 2008, poco prima di concludere la finale olimpica, sempre sulla rincorsa dei 25 metri, con un 6° posto a Pechino. Grazie di cuore, Otta!
Purtroppo il suo addio coincide con la retrocessione in Serie B della sua società, insieme all’ A.G.S. Dil. Eur, pari merito a quota 42 punti speciali. Scende pure l’Ardor Coop di Padova, malgrado, anche qui, un ex aequo a 48 con la Renato Serra, sciolto a vantaggio di Cesena. In testa finale thrilling con la Romana (p. 78), orfana della Marongiu, che, nonostante l’ultimo posto, riesce a salire in A1, di un soffio, davanti alla Consumatori Nordest Parma (p. 76). Vince il campionato la Fratellanza Savonese con 84 punti speciali.
“Lavinia, giovedì, è caduta male dall’enjambè cambio alla trave – ci racconta il Presidente della società capitolina, Paolo Orlando, visibilmente commosso per il traguardo raggiunto – ne avrà per almeno un mese”. La promessa de La Fenice 2009, protagonista di un’ottima prova a Jesolo, si è procurata la fattura del primo dito del piede ma è stata già operata all’Ospedale S. Andrea dal dottor Masi, con la supervisione del prof. Andrea Ferretti. “Le dedichiamo la promozione – ci tiene a puntualizzare Valeria Beltrame – Speriamo che torni presto in palestra. Senza Lavinia è stata dura, alle parallele avevamo esigenze tecniche troppo basse e poi con tre cadute alla trave…sembrava un incubo. Stavamo buttando all’aria il lavoro di una stagione. Ci ha prese per mano Alice Bernardini, grintosa come non mai e per fortuna le nostre rivali dirette non hanno approfittato dell’occasione. Diciamo che il nostro valore si era visto nelle tre prove precedenti, è lì che ci siamo meritate la Serie A1. Adesso, però, l’anno prossimo sarà dura”.
Soddisfatto, e non poteva essere diversamente, anche Mario Sbaiz, il coach della Fratellanza Savonese, circondato da tutto il suo staff: Elisa e Marta Barile, Barbara Cova e Stefania De Silva, la tecnica di Alice Bortolazzi, prestito dell’Auxilium di Genova e figlia dello storico capitano del Grifone. “Purtroppo a Bari abbiamo pagato la distorsione al gomito della Redemagni – ha dichiarato Sbaiz – Con Michela stamani si è rivista la squadra dell’esordio ad Ancona. Tra l’altro siamo il gruppo più giovane dell’intero Campionato e per questo abbiamo ricevuto il Trofeo Mandela. Ciò fa ben sperare, i margini di miglioramento sono notevoli. Nel 2014 avremo un innesto molto interessante, l’allieva Greta Fiorentino. Che gioia vederla esordire nella massima serie. Ci manca soltanto l’impianto per fare il salto di qualità. Per un cavillo burocratico questo non è stato ancora possibile, però confidiamo che l’accesso in A1 serva da stimolo al Comune per accelerare la pratica”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del Comitato Regionale Liguria Giuseppe Raiola che aggiunge: “E’ un piacere veder premiata una società che fa enormi sforzi, tra mille difficoltà logistiche. Passata l’emozione ci sarà da lavorare tanto, e il Comitato sarà presente”. In effetti la società diretta da Andrea Zafferano, al momento, si allena nel piano rialzato del Palasport cittadino, con il disaggio di dover montare e smontare la tavola del volteggio sul parquet del campo da basket. “Eppure – riprende l’allenatore capo del team ligure – siamo riusciti a fare il doppio balzo, dalla B al paradiso in due anni. Il pensiero non può che andare a Gioacchino Barile, vice presidente societario e dello stesso Comitato FGI, scomparso a marzo del 2012”.
Tra i maschi ennesimo trionfo della Juventus Nova Melzo, che ha dimostrato, nelle quattro prove, di essere di una categoria superiore: 100 punti tondi tondi. “Oggi però ho provato a farla perdere io – scherza capitan Busnari, protagonista di una caduta sulla serie flop al cavallo – Ho voluto testare l’esercizio da 6.8, in vista degli Europei ed ho capito, a mie spese, che è meglio accontentarsi di quello da 6.7”. Il team di Fulvio Vailati e Roberto Moscardini, al di là dell’aviere dell’Aeronautica Militare, può vantare una serie di giovani interessanti, con a capo Marco Sarrugerio, capace di un giro completo da 76.600. “E’ stato il nostro trascinatore – conferma Abe, che di talenti, dopo quattro partecipazioni olimpiche, se ne intende abbastanza – Rispetto all’anno scorso è maturato moltissimo e può crescere ancora. Buono anche l’esordio di Lorenzo D’Anna”. Insomma è stata una bella cavalcata quella di Melzo, con gli esperti Busnari e Cipolla a tener forte le redini dei loro puledri. “Però non ce la portavamo mica da casa – conclude Alberto – e lo dimostrano i due decimi di distacco da Ferrara”. Due decimi che hanno beffato la PGF finita sì pari merito al secondo posto generale con l’Aurora Montevarchi, ma costretta alle spalle dei toscani in virtù di un gioco di scarti. Brindano così Marco Marchetti e i suoi ragazzi: “Ad inizio anno non l’avrei mai detto – conferma il tecnico fiorentino – soprattutto dopo l’avvio tragico di Ancona. Eppure, proprio nelle Marche deve essere scattato qualcosa nei ragazzi e con l’argento di Padova si è cominciata a materializzare in loro un’idea meravigliosa. Questa squadra è l’espressione di anime diverse. Solo Thomas Pagni è frutto del nostro vivaio, per il resto ci sono Mattei e Mottillo che vengono dall’Etruria Prato, Sciocchetti dalla Giovanile Ancona e Giacomo Del Bianco, prestito della Virtus Pasqualetti. Una dedica? Alla società e al Presidente Silvano Fei, che ha creduto ad un progetto ambizioso e ai ginnasti che lo hanno realizzato. Non sono mica giovanotti, è gente che lavora e che si allena nei ritagli di tempo. Solo aiutandosi tra loro potevano riuscirci. Ora in A1 sarà più difficile, per competere a certi livelli dovremo aumentare il livello tecnico. Ma adesso godiamoci la promozione”. Scendono in B la Ginnastica Fortitudo (p. 32) e la Bresciana Forza e Costanza, nonostante l’ennesimo ex aequo a 48 punti speciali con la Nardi Juventus.
(FONTE FGI)

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