L’Italdonne ha appena concluso la prova del campo gara. Lo Sportcomplex Olympiyskiy si presenta in tutta la sua magnificenza, pur mostrando evidenti segni del tempo. Costruito nel 1980 per le Olimpiadi Estive conta la bellezza di 25.000 posti a sedere. Naturalmente, per la 5ª edizione dei Campionati d’Europa Individuali di Ginnastica Artistica è stato diviso in quattro sezioni ed il podio della manifestazione ne occupa soltanto una. Dalla Tribuna stampa abbiamo potuto assistere alla prova delle azzurre, divise, come per la maschile di ieri, in due suddivisioni. Nella prima, quella della mattina (08.30 – 11.00, ora italiana) sono salite in pedana Giorgia Campana e l’esordiente Elisa Meneghini. Entrambe partono dalla trave e saranno impegnate nel giro completo, al fianco di due irlandesi, un’ungherese, una rumena e due danesi. Così come Vanessa Ferrari, la terza all-arounder del gruppo, inserita nella seconda suddivisione (12.30 – 15.00) con Carlotta Ferlito, che però si limiterà a trave e corpo libero.
Assieme alle due fuoriclasse dell’Esercito Italiano ci potrebbe essere una coppia di francesi, due rappresentanti della Repubblica Ceca, una slovacca e una bulgara. Molto dipenderà dalle scelte dei singoli atleti, considerato che si tratta, lo ripetiamo, di un’edizione individuale e non di squadra. 93, complessivamente, le ginnaste presenti (contro i 168 uomini) appartenenti a 37 Paesi. “Non mi è piaciuto affatto il volteggio – ha commentato la Campana, alla sua seconda esperienza dopo l’Europeo di Bruxelles 2012, bagnato tra l’altro con un bronzo a squadre – E’ strano, anche nella training hall. La pedana del corpo libero, invece, spinge tanto, anche se è un po’ liscia perché nuova. Rispetto alle Olimpiadi, di certo, è tutto più piccolo, ma quando sei sull’attrezzo non noti più le differenze e la gara è sempre gara. Ormai ho imparato a controllare le emozioni”. Un pizzico più tesa Elisa “mini” Meneghini, che al Cosmos Hotel di Prospect Mira divide la stanza con la Ferlito. “Io mi agito anche in Serie A, figuriamoci qui – ci ha svelato la 15enne della GAL Lissone, che lo scorso anno, in Belgio, tra le juniores si era presentata con un argento a squadre, un bronzo alla trave e un quarto posto nel Concorso Generale – La prova podio però è andata bene e comunque ho fatto già tesoro dell’esperienza di Tokyo in Coppa del Mondo. Mi piace la pedana del corpo libero ed è importante perché, come sapete, è il mio attrezzo preferito”.
La Ferrari, allegra e apparentemente ristabilitasi dall’infortunio di Jesolo, incomincerà l’ottavo Europeo della sua straordinaria carriera alle parallele asimmetriche, l’attrezzo d’apertura. Nella seconda e terza rotazione (Trave e Corpo Libero) avrà a fianco Carlotta, per poi chiudere in solitaria al volteggio con uno Yurchenko teso e un avvitamento. Sempreché, in base a come dovesse andare la gara, non decidesse con Enrico Casella di risparmiarsi, per non affaticare il piede. “Vany ha stretto i denti da combattente qual è – ci ha raccontato il Direttore Tecnico della Femminile –riuscendo a provare, devo dire bene, gli esercizi che le interessavano. Sono sicuro che in gara darà il massimo. Le altre tre hanno fatto tutto ciò che dovevano, prendendo le misure. Sono fiducioso”.
FONTE FGI