Outsider

Ecco a voi una riflessione di Anna sui campionati Assoluti di Ancona.

Più passa il tempo e più mi rendo conto di come, in ogni gara, in alcune di più in altre meno, chi ha meno aspettative addosso alla fine riesce ad aggiudicarsi la medaglia.
Tantissimi esempi nella storia della ginnastica degli ultimi anni mi vengono in mente:
1- Ksenia Afanasyeva che ha vinto l’oro al corpo libero a Tokyo ai mondiali del 2011, quando era entrata come riserva;
2- Amelia Racea, la ginnasta rumena entrata sempre come riserva alla finale alla trave agli europei di Birmingham del 2010, che ha vinto sempre l’oro;
3- Sandra Raluca Izbasa che grazie a due salti perfetti a Londra è riuscita a vincere la medaglia d’oro al volteggio,
ed ultima ma non ultima la nostra Tea Ugrin sabato ad Ancona.

Quando era tempo di pronostici nessuno la considerava, si pensava alle grandi, le senior con maggiore esperienza, anche considerando gli esercizi durante la Serie A, sempre delle gare buone ma forse mai eccellenti. E invece dopo la finale di Firenze, ha aumentato il lavoro e alla fine ce l’ha fatta, ce l’ha fatta a dominare su ginnaste anche con una grande esperienza alle spalle.
La stessa cosa la possiamo dire anche di Giulia Leni, nessuno sapeva, tranne pochi addetti ai lavori, che stava preparando i due salti al volteggio e nessuno si immaginava questo suo exploit, questa sua conquista della medaglia di Bronzo dietro a due specialiste.
Viene quindi da pensare, generalizzando sia chiaro, che avere delle aspettative addosso forse ti può anche danneggiare. Forse, non pensare a quello che la gente vuole, pensa, dice, ti può aiutare ad andare avanti per la tua strada credendo in te stesso, a quanto stai lavorando duramente e, di sicuro, qualche soddisfazione arriverà.

A.M.

Lascia un commento