19 ottobre 2006, finale AA, Campionati del Mondo di Aarhus.
Inizia così, con un 14.800 al volteggio la gara della piccola, elegante, ma allo stesso tempo potente Vanessa Ferrari.
La seconda rotazione la vede invece protagonista alle parallele, dove esegue un esercizio eccellente, 15.825. Tutto sembra procedere per il meglio, di sicuro le carte per giocarsi la partita le ha e questo noi lo sappiamo bene, ma lo sa anche lei.
Arriva la trave, uno dei suoi attrezzi di punta, ma qui come dirà anche 7 anni dopo in un altro Mondiale, “è sempre un’incognita”, sai quello che puoi fare, ma non sai se riuscirai a farlo. Pochi secondi dopo esser salita sui quei 10 cm, cade dalla sua prima combinazione. Da casa non abbiamo nemmeno il tempo di realizzare cosa sia accaduto, perché lei risale, risale subito, come se non fosse successo niente. Conclude il suo esercizio al meglio, ma il punteggio ovviamente è compromesso e non supera i 14.900, Vanessa scende al secondo posto nella classifica parziale del concorso generale.
L’ultima prova è quella al corpo libero, dove non bisogna solo dare il meglio di sé, qui occorre essere perfetti. Sulle note del Nessun Dorma, Vanessa inizia il suo esercizio sapendo che deve fare più di 15.225. Lei e la sua musica, in questo momento non esiste altro… Tsukahara avvitato, perfettamente stoppato, l’esercizio va avanti, la telecronaca no, siamo tutti con il fiato sospeso e le dita incrociate. I nostri occhi seguono passo passo i suoi movimenti, una diagonale dopo l’altra, una più stoppata dell’altra.
Una medaglia è nostra per forza, e questo già commuove.
Ultima diagonale, il pubblico inizia a farsi sentire, “daaaaaaaiii”, si sente grazie alle telecamere di Rai Sport, ma la tensione è tanta e noi che non siamo lì, non riusciamo a dire nulla. Arriva così un doppio carpio… perfetto, la posa finale ed un sorriso, che tra le lacrime e l’emozione non può che voler dire “l’oro è mio”.
Non ci rendiamo bene conto di cosa stia realmente accadendo o forse sì, ma come sempre, vogliamo aspettare il punteggio… lei manda un bacio e saluta il pubblico, mentre noi sentiamo il grande Juri dire “signore e signori, questa è la nuova campionessa del Mondo”.
Ed infatti pochi minuti dopo, vedremo comparire un 15.500, che porterà Vanessa Ferrari sul tetto del Mondo, con un 61.025 che diventerà storia.
Non ci sono poi tante parole da aggiungere… soprattutto oggi, a pochi giorni dall’averla vista di nuovo su un podio mondiale.
Vanessa è una grande atleta, un grande esempio per tutti e non solo per le innumerevole vittorie conseguite. Infortuni, regole, paure e delusioni, non sono nulla, se hai la determinazione e la voglia di inseguire ciò in cui credi. Questa è Vanessa Ferrari e noi non possiamo che dirle “solo” GRAZIE!
S.V.