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4 Nazioni Torino: un importante test per la nazionale azzurra

Sabato 30 maggio, la ginnastica internazionale è approdata nel bellissimo e suggestivo PalaVela, l’impianto sportivo che ospitò alcune discipline delle Olimpiadi invernali del 2006. Un’emozione indescrivibile ampliata da quei cinque cerchi che si ergevano sopra agli attrezzi, dove alcune delle più giovani promesse della ginnastica svolgevano i loro esercizi con il solo obiettivo di essere davvero sotto a quegli stessi cerchi l’anno prossimo.

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La Reale Società Ginnastica Torino e Sport Torino hanno organizzato questo evento in modo impeccabile, ordine, precisione e puntualità, il tutto in un clima sereno ed entusiasmante. Tra un “gamba” un “davai” di fronte a circa 4.000 persone si sono sfidate Italia, Russia, Romania e Colombia.

La gara è stata nettamente vinta, come da pronostici, dalla Russia, che grazie a Seda Tutkhalyan, campionessa olimpica giovanile in carica e Angelina Melnikova, campionessa europea junior in carica, hanno dato dimostrazione di come eleganza e potenza possano ancora convivere. La Russia non si aggiudica solo l’oro a squadre, ma anche l’intero podio AA.

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Sul secondo gradino del podio troviamo poi le nostre azzurre, in una formazione del tutto sperimentale, un mix tra certezze, rientri e novità. Il capitano di questa squadra è sicuramente stata Giorgia Campana, miglior punteggio AA tra le azzurre, dall’alto della sua lunga esperienza in nazionale ha portato a termine senza particolari problemi una buona gara, peccato solo per la caduta a trave, attrezzo che ha visto sbagliare anche le altre compagne di squadra, ad eccezione di Tea Ugrin. Spesso basta una caduta inaspettata per destabilizzare la concentrazione dell’intero gruppo e questo purtroppo è ciò che è accaduto anche al PalaVela durante la seconda rotazione. Tutto fa esperienza, tutto contribuisce alla crescita della squadra.

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Alle spalle di Giorgia, vediamo Elisa Meneghini, che dopo il problema alla schiena che non le permise di gareggiare a Nanning e alla prima di serie A, è finalmente tornata. Buone le parallele, buona la trave, dove paga una caduta dal doppio giro in passé, un elemento difficile, ed allo stesso tempo nuovo per lei, così come la rondata + salto teso, che invece esegue molto bene. Nuova e travolgente coreografia al corpo libero, che vede di nuovo le quattro diagonali che Elisa avrebbe dovuto presentare in Cina l’anno scorso.

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Un bentornata a lei, ma anche alla campionessa italiana che la precedette, ossia Tea Ugrin, ufficialmente rientrata in azzurro dopo l’intervento al piede che le impedì di prendere parte alle competizioni importanti dell’anno scorso. Tea è precisione ed eleganza, guardare la sua ginnastica  è solo un piacere. Ottime le parallele, dove consegue il punteggio più alto del team e il terzo di giornata (13.900), buona la trave ed il volteggio, peccato per le cadute al corpo libero, probabilmente dovute anche ad una pedana (Janssen) che spinge di più di quella sulla quale è  abituata ad allenarsi. Probabilmente allo stesso motivo sono dovute anche gli altri simili errori, che abbiamo visto a Torino.

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Soddisfatta può anche essere Alessia Leolini, che insieme a Giorgia e Tea, partirà per Baku tra qualche giorno. Alessia ha presentato la nuova e bellissima combinazione Shaposhnikova + ricna alle parallele, bene la trave, ad eccezione dell’uscita e buonissimo il volteggio, dove conferma tutto il suo talento in questo attrezzo. Da migliorare gli arrivi al corpo libero, ma mancano ancora un paio di settimane alla gara e siamo sicuri che saprà perfezionarlo al meglio.

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Rientro in azzurro anche per Sofia Bonistalli, lei ha nelle mani un buon DTY e un ottimo corpo libero, a Torino però sceglie di risparmiarsi e porta esercizi leggermente più semplici. D’altra parte lei non aveva bisogno di testare la sua preparazione, la sua stagione agonistica si è conclusa con l’ultima di serie A, dove ha brillato come capitano della sua Casellina, promossa in serie A1. Dopo un giusto periodo di “scarico”, Sofia riprenderà la preparazione in vista della Golden League, degli Assoluti e dei Mondiali di Glasgow.

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Discorso simile vale per Lavinia Marongiu, ancora in fase di recupero da un problema al braccio che non le ha permesso di gareggiare nemmeno nelle prime tre prove di serie A. A Torino l’abbiamo vista solo a trave, dove sicuramente l’agitazione ha influito in modo determinate sugli errori commessi e a volteggio, dove invece ha eseguito un buon avvitamento (14.000). Lavinia è una delle migliori traviste italiane, non dimentichiamoci che proprio a lei fu affidato l’arduo compito di aprire i Mondiali l’anno scorso. Ecco perché siamo sicuri che non appena le condizioni fisiche lo permetteranno, saprà riscattarsi al meglio.

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Ed infine parliamo della reginetta di casa, Arianna Rocca, applaudita dal pubblico e dai migliaia di fan che l’hanno accompagnata anno dopo anno fino al grande e meritato debutto in nazionale. Anche la sua gara è stata sporcata da qualche errore di troppo, caduta dal pak alle parallele, che ha però poi eseguito nuovamente ed in modo impeccabile e caduta in uscita a trave, che ha però visto un buon salto teso. Arianna però, decide che deve riscattarsi, e lo fa subito… presenta un corpo libero da vera “big” (tsukahara, doppio teso, triplo avvitamento e doppio carpio) e un eccellente doppio avvitamento al volteggio (14.950), miglior volteggio di giornata.

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Alle spalle delle italiane si sono piazzate la Romania e la Colombia.

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Se la Colombia non poteva ambire a fare meglio di così, la Romania ha sicuramente pagato il ritiro dell’ultimo minuto di Diana Bulimar, che per un dolore al ginocchio è stata costretta a non gareggiare.

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Le piccole e giovani ginnaste di Bellu si sono però difese alla grande, le difficoltà che presentano non sono altissime, ma a Torino sono riuscite ad essere precise e grintose. Se questa concentrazione si unirà alle capacità tecniche delle “big”, come Larisa Iordache e Catalina Ponor, per l’Italia potrebbe essere davvero più difficile mantenere il vantaggio. Questo sarà un interessante testa a testa che avremo la fortuna di avere di nuovo in Italia, a Novara, ad ottobre, quando Romania ed Italia si sfideranno per l’ultima volta prima dei Mondiali di Glasgow.

S.V.

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