Tokyo, 17 maggio 2016.
Durante una importante conferenza stampa indetta dalla Federazione giapponese e da Fujitsu Laboratories Ltd. è stata ufficialmente comunicata la volontà di inserire l’utilizzo del laser nelle gare di ginnastica alle Olimpiadi di Tokyo.
Questo combinerà i sensori laser 3D di Fujitsu Laboratories con l’elaborazione di dati in 3D al fine di verificare la posizione, quindi la tecnica dell’atleta durante i suoi esercizi.
Per fare questo la Fujitsu Laboratories si avvarrà dell’esperienza e dell’aiuto della squadra nazionale giapponese.
“Nel corso degli anni la ginnastica è cambiata, sono cambiati i codici ed è cambiato anche il metro di giudizio, difficoltà sempre più elevate e sempre più numerosi avvitamenti… ci sono dei momenti in cui è davvero difficile giudicare ad occhio nudo quello che si è appena visto. Un esempio? La prova al corpo libero con cui Kenzo Shirai ha vinto l’oro ai Mondiali di Glasgow. Kenzo, ha presentato un esercizio da 7.6 ed ha eseguito 20 avvitamenti in 90 secondi. Vi invitiamo a provare a contarli tutti senza fermare il video per rivederlo.
Il progresso tecnologico non deve essere visto come un nemico, al contrario è un utile supporto e riteniamo che qui in Giappone, che è il Paese della tecnologia, vi siano tutte le possibilità per poter sperimentare e perfezionare questo progetto.
L’utilizzo del laser non sostituirà affatto i giudici, si affiancherà se necessario. I sensori laser 3D, permettono di indicare con una perfetta precisione la posizione dell’atleta durante il suo esercizio e di confrontarla con quella che il codice richiede, il tutto in 3D.
Questa straordinaria tecnologia potrebbe aiutare gli atleti anche nell’allenamento”.
La proposta è stata piacevolmente accolta anche da Daichi Suzuki, First Commissioner of the Japan Sports Agency, che ha sottolineato come l’utilizzo del laser potrebbe aiutare la ginnastica a curare e dare sempre di più importanza all’aspetto tecnico.