Altro colpo basso per la Federazione americana, che a seguito dello scandalo sugli abusi sessuali, ha perso due degli sponsor più importanti: la Procter & Gamble, lo stesso che dava il nome ai campionati nazionali e la Kellogg’s, la multinazionale americana che da anni offriva alla squadra olimpica visibilità, sostegno economico e la possibilità di fare un tour in giro per il Paese.
Le motivazioni sono ovvie: dissociarsi completamente dall’organizzazione che ha permesso lo scandalo più triste e raccapricciante della storia sportiva americana.
Il rappresentate Kellogg’s ha preferito non rilasciare dichiarazioni, in certi casi il silenzio spiega meglio di qualsiasi parola, mentre la P&G ha dichiarato di apprezzare che USA Gymnastics abbia intrapreso importanti misure di prevenzione e controllo, ma l’interesse dell’azienda, che non si preclude la possibilità di tornare, in futuro, a sostenere una delle più importanti organizzazioni sportive, è quello di dissociarsi il più possibile dall’accaduto e dai suoi responsabili.
“Prendere le distanze da USA Gymnastics è il minimo che si possa fare”, spiega l’avvocato di molte ex atlete che hanno denunciato quanto accadeva, “le mie assistite sono contente di questo, infatti non è da chiedersi il perché quelle grandi aziende non abbiano rinnovato il contratto, piuttosto è incomprensibile come Under Armour, Hershey’s, Chobani, NBC e AT&T siano ancora lì. O sei dalla parte dei bambini o non lo sei”.
Aggiornamento: anche Under Armour e Hershey’s hanno deciso di non rinnovare il contratto con USA Gymnastics.
Via: http://www.ocregister.com/…/procter-gamble-kelloggs-drop-u…/