Ieri pomeriggio alla Corte del Lansing, nel Michigan, il giudice Rosemarie Aquilina, dopo aver ascoltato nel corso della settimana circa 200 testimonianze, ha condannato Larry Nassar, ex medico della squadra nazionale americana, a 175 anni di carcere per abusi sessuali nei confronti di minori e non.
Un processo senza precedenti non poteva che portare ad una sentenza senza precedenti. Doveroso sottolineare che Nassar ha confessato la sua colpevolezza.
Il giudice Aquilina ha così sentenziato «E’ un mio onore e privilegio condannarla. Ho appena firmato la sua condanna a morte, 175 anni di carcere. Il suo prossimo tribunale sarà quello di Dio».
Nassar ha fatto male, tanto male, ha distrutto famiglie, ha abusato dell’innocenza e della fragilità di giovani atlete che andavano in palestra per fare ciò che amavano e non per vivere un incubo. Il suo processo si è finalmente chiuso, e per chi ha convissuto con questo dolore per così tanti anni è arrivato il momento di mettere un punto a questa storia.
Punto che invece, NON deve mettere la Federazione americana né l’FBI che ha il dovere di continuare ad indagare su come questo sia potuto accadere e, ovviamente, su tutti quegli altri tipi di abusi che sono emersi in queste ultime settimane e che coinvolgono, purtroppo, realtà e persone diverse.
Un pensiero alle atlete coinvolte, alle loro famiglie, ma anche alla moglie e ai figli di Nassar… che possiate trovare la forza di reagire e vivere, vivere il più serenamente possibile.