Dopo aver parlato delle junior (QUI) passiamo alla prova senior, dove le squadre presenti erano meno, ma da cui sono arrivate comunque interessanti indicazioni, non ultimo il fatto che il Brasile ha “rischiato” di battere la Russia, ma è rimasto dietro per 4 decimi. Sempre tenendo in considerazione la media delle note D ad attrezzo, la Russia è risultata la migliore (79 di totale su 15 attrezzi, perché Afanasieva non ha eseguito le parallele, per una media di 5.266 per attrezzo), seguita dal Brasile (81.7 di totale, per una media di 5.106) e dall’Italia (81.4 di totale, per una media di 5.0875 ad attrezzo). Pur non essendo di molto inferiori alle brasiliane come programma, le azzurre hanno chiuso la classifica con un distacco di 3 punti (159.370 per il Brasile, 156.300 per l’Italia). I problemi sono arrivati soprattutto dalla trave, dove le nostre ginnaste non sono andate oltre al 12.83 di Lara Mori e al 12.70 di Martina Basile, mentre gli altri due esercizi hanno ottenuto poco più di 11 (Desiree Carofiglio 11.13 con una caduta, Giada Grisetti 11.43 con due cadute). Problemi anche dal corpo libero, con le cadute di Grisetti (11.63) e le tante uscite di pedana delle compagne (0.70 di penalità totale su tre esercizi). Un’indicazione dunque del fatto che le difficoltà e il valore tecnico dell’Italia sono abbastanza competitivi, ma manca ancora qualcosa (o almeno così a Jesolo è stato) in termini di esecuzione e tenuta di gara.
La squadra Usa non era presente, ma per gioco, e anche un po’ per statistica, abbiamo provato a sommare le migliori 4 note D (come a formare una squadra a pari delle altre formazioni in gara): Emma Malabuyo, Ragan Smith, Adelin Kenlin e Grace McCallum. Valore totale? 88.4, per una media di 5.525 per attrezzo. Un altro pianeta.
Sull’all-around, com’è facile immaginare da quanto appena scritto, la migliore nota D è quella di una statunitense: la neo-senior Malabuyo (22.9), vincitrice dell’oro sui quattro attrezzi. Dietro di lei la russa Angelina Melnikova (22.4), caduta però alle parallele e quarta in classifica finale. Quindi, Ragan Smith e Adelin Kenlin (entrambe con nota D totale di 22): la prima più precisa e argento nell’all-around, la seconda fallosa alle parallele e settima come punteggio totale. Dopo di loro, la veterana delle brasiliane Jade Barbosa (21.9), sesta, e Grace McCallum (21.5), quinta. Da notare che il bronzo nell’all-around, Anastasiia Iliankova in realtà avesse una nota D totale di 20.8, ma ha portato a termine una gara molto pulita, chiudendo a quota 54.567, di 67 millesimi davanti alla compagna Melnikova.
Tra le azzurre, il miglior programma era quello di Lara Mori (20.8), incappata però in errori alla trave e al corpo libero, e tredicesima in classifica. La migliore come punteggio finale è stata Martina Basile, decima: delle quattro ginnaste in squadra era quella con il programma dal valore tecnico più basso (19.7, contro il 20.5 di Carofiglio e il 20.4 di Grisetti), ma evidentemente anche quella capace di portare a termine la prova più pulita.
Ilaria Leccardi
Foto: Filippo Tomasi