L’Italia si prepara agli imminenti Mondiali 2019 di ginnastica artistica che si terranno a Stoccarda dal 4
al 13 ottobre e in tanti sperano che i nostri atleti/e tornino a casa con la qualificazione alle Olimpiadi di
Tokio 2020. Sicuramente faranno il tifo per loro tutti coloro che, in Italia, praticano questa disciplina che,
stando all’annuale report del Coni, sono circa 125.000. Infatti, per la precisione, sono 124.629 i tesserati
alla Federazione Ginnastica d’Italia di cui il 90% è di sesso femminile.
Numeri importanti in forte crescita che rappresentano il 2,8 degli italiani e piazzano la ginnastica come
undicesima disciplina più praticata in Italia contando l’artistica, la ritmica, il trampolino elastico,
l’aerobica, l’acrobatica, la ginnastica per tutti e il fitness.
Qual è la differenza tra ginnastica artistica e ritmica?
Soprattutto in età scolare, sono in molte a scegliere, o ad essere indirizzate dai genitori, verso la
ginnastica artistica. Anche se spesso, quando inizia l’anno scolastico e le mamme decidono a quale sport
iscrivere le proprie figlie, fanno confusione tra ginnastica artistica e ginnastica ritmica, pensando,
erroneamente, che si equivalgano. Ma non è così. Sono due discipline diverse con peculiarità differenti tra
loro, che prevedono l’uso di attrezzi e accessori sportivi distinti come si evince facilmente dai siti
specializzati per attrezzature sportive per la ginnastica come Sport Italia s.r.l.
La ginnastica artistica prevede una grande forza, velocità ed elevata mobilità articolare, necessari per
riuscire a svolgere i suoi principali elementi che sono la capovolta, la ruota e la verticale. E’ suddivisa in
maschile e femminile ed è presente fin dalla prima edizione dei giochi olimpici.
Per inciso, nella terminologia sportiva per attrezzi riferiti alla ginnastica artistica si intendono sia le
specialità che le attrezzature usate per eseguirle.
Le donne, a cui è richiesta elasticità, leggerezza e potenza, praticano 4 delle specialità della
ginnastica artistica a cui corrispondono 4 specifici attrezzi sportivi:
il volteggio si pratica con l’apposita tavola dove si eseguono una o più rotazioni aeree,
la trave su cui eseguire esercizi in equilibrio,
le parallele asimmetriche dove l’atleta esegue evoluzioni e salti spettacolari,
il corpo libero con accompagnamento musicale che si svolge sulla pedana.
Per gli uomini, invece, sono necessari forza e coordinazione e utilizzano sei attrezzi: corpo libero,
volteggio, sbarra, parallele simmetriche, cavallo con maniglie e anelli.
La ginnastica ritmica plasma un fisico più armonico e fa evoluzioni in area meno complesse dando molto
risalto alle componenti estetiche e coreografiche. Prevede solo esercizi svolti sempre con accompagnamento musicale
e con l’utilizzo di cinque attrezzi (palla, nastro, clavette, fune e e cerchio). La specialità è riservata solo alle donne, prevede
anche una gara a squadre ed è disciplina olimpica ufficiale solo dal 1984.
A che età si consiglia di iniziare a praticare ginnastica artistica?
La ginnastica è l’abc di ogni attività sportiva perché insegna i movimenti fondamentali per ogni sport:
infatti propone tutti gli schemi motori di base, anche quelli meno usuali, come il rotolare e
l’arrampicarsi, ecco perché la ginnastica viene chiamata la madre di tutti gli sport. Un tempo questi tipi
di esercizi venivano praticati nelle scuole elementari, nelle ore di ginnastica della scuola primaria: oggi
invece l’attività all’aria aperta si fa poco e l’attività di gioco libero è limitata. Nelle precedenti generazioni,
il gioco libero era diffuso ed era la palestra naturale per sviluppare la motricità individuale, fondamentale
per la maturazione dell’individuo e per la sua crescita. Oggi invece, molte insegnanti, quando accolgono
le proprie alunne nei loro corsi di ginnastica artistica, registrano molti casi di scarsa motricità. Alcuni
parlano addirittura di motricità involuta e sottolineano quindi l’importanza di insegnare ai bambini fin da
piccoli, gli schemi motori di base importanti anche per l’apprendimento della lettura e della scrittura.
Perciò, si consiglia di far cominciare i bambini a praticare la ginnastica artistica fin dai 5 anni (ma in alcune
palestre ci sono corsi anche dai 3 anni), quando sono in grado di imparare il cammino strutturato, il cammino
alternato a pause, la corsa, il rotolamento a terra, l’arrampicata e lo strisciare, tutti esercizi che vengono insegnati
nel corso principianti di ginnastica artistica, fin dal primo anno.
Foto: Filippo Tomasi