L’avevamo lasciata nel 2017, in lacrime tra le braccia del suo allenatore, ai Mondiali di Montreal.

La rottura del tendine d’Achille della campionessa rumena, Larisa Iordache, era arrivata come un fulmine a ciel sereno durante il “banalissimo” riscaldamento. Da quel momento sono passati ben tre anni. Tre anni in cui è purtroppo continuata la decadenza della squadra rumena che, alle Olimpiadi del 2012, aveva vinto un meritato bronzo e che nel 2016 ha mancato la qualificazione.

Tre anni in cui i media facevano pressioni su Larisa affinché tornasse in gara per risollevare le sorti della squadra o, semplicemente, per ridarne un po’ di lustro. Tre anni in cui però, il tendine non ha risposto come si sperava e le operazioni sono raddoppiate, così come la paura di non riuscire a rientrare in tempo per le Olimpiadi e di non essere all’altezza delle aspettative. Larisa è sempre stata una ginnasta forte e determinata, ma quando si passa dall’essere una delle punte della Nazionale che ha scritto la storia di questo sport a l’essere la punta, le pressioni inevitabilmente si fanno sentire.

E così in questi anni abbiamo visto foto di Larisa in palestra, ma pochi video e poche certezze su cosa stesse realmente passando… l’unica vera e triste certezza l’abbiamo ricevuta circa un mese fa, quando alla vigilia del suo rientro in campo gara ai Nazionali, si è dovuta fermare perché risultata positiva al Covid.

L’ennesimo stop forzato non l’ha comunque destabilizzata, Larisa aveva un obiettivo e l’ha perseguito, nonostante tutto. E così ieri, nel silenzio di un Campionato Europeo che vede purtroppo tantissime assenze, fra le quali anche quella italiana, Larisa è tornata in campo gara e ha simbolicamente urlato al mondo che bisogna essere forti e saper guardare avanti, perché nulla è perduto finché si ha la capacità di crederci: 5 finali su 5 conquistate, zero errori, primo punteggio a trave e corpo libero!

Che dire… BENTORNATA CAMPIONESSA!

S.V.
Foto: Filippo Tomasi