Russia oro ma l’Italia è da amare

Quello che è successo oggi è complesso da tradurre in parole.

Le emozioni sono ancora fortemente incise sulla pelle, a dimostrazione che un’Olimpiade è sempre un’Olimpiade. Oggi, l’Italia è scesa in campo con gli occhi esperti e con il sangue freddo, come se intorno a loro non si stesse svolgendo la gara della loro vita.

Tutti i pronostici sono stati cancellati, è successo di tutto e il Comitato Olimpico Russo (ROC) ha agguantato un incredibile oro di squdra, battendo un’America insolitamente fallace ma che ha saputo far fronte all’imprevisto forfait della loro punta di diamante Simone Biles, dopo qualche problema al volteggio (ha effettuato un avvitamento e mezzo al posto del solito Amanar, ottenendo solo 13.766). I motivi che hanno spinto la Biles a rinunciare al resto della finale non sono ancora chiari, è da escludere un infortunio. Si è parlato di problemi medici e alcune voci riportano una fragilità di tipo emotivo per la ginnasta più forte di tutti i tempi che, però, non è stata in alcun modo confermata.

Il terzo gradino del podio, invece, è stato occupato da una felicissima Gran Bretagna, che ha superato di pochissimo una squadra azzurra letteralmente scatenata.

Sapevamo che saremmo partite tutte incerottate, a pochi giorni dalla partenza Giorgia Villa è stata fermata da un infortunio e la formazione della squadra è stata riformulata all’ultimo momento inserendo Vanessa Ferrari. Tutto sembrava remarci contro, anche l’inizio in prima suddivisione alla gara di qualificazione. Invece, l’Italia c’è, le nostre ragazze portano a termine una prova senza errori, dimostrano un sangue freddo e un’esperienza che ci hanno lasciati senza parole. Sapevamo tutti di cosa fossero capaci Martina, Asia, Alice e Vanessa, ma per le prime tre era pur sempre la prima esperienza Olimpica, reduci da una serie di sfortunati eventi che avrebbero potuto minare le loro prestazioni.

Abbiamo iniziato al corpo libero, migliorando il punteggio complessivo ottenuto in fase di qualificazioni, questo anche grazie a un’ottima prova di Asia, che ha riscattato l’errore delle qualificazioni e ha piazzato un buonissimo 13.166. Anche Alice è stata incantevole ottenendo 13.100 e, in fine, la nostra Vanessa ha spiegato le ali con il suo esercizio da 14.100.

In seconda rotazione abbiamo affrontato il volteggio, eseguento tre ottimi DTY 14.266 per Asia, 14.233 per Vanessa e 14.166 per Alice. Una nazionale azzurra precisa ed esplosiva sulla tavola.

A metà gara la situazione era già rovente, con la Russia che superava di ben 2,5 punti la nazionale USA, la quale faceva i conti con l’imprevista assenza di Simone.

La terza rotazione ha visto le italiane impegnate agli staggi. La prima ad affrontare l’attrezzo è stata Martina, che ha ottenuto 13,433 mentre le gemelle D’Amato hanno confezionato due pregevoli esercizi. 14.166 è stato il punteggio di Alice mentre 13.900 quello di Asia.

Nel mentre la gara si infervorava alla trave, dove sia la Urazova che la Melnikova sono cadute, rischiando di perdere la medaglia d’oro e farsi sorpassare dall’America che, invece, ha portato a termine tre buonissimi esercizi. A salvare il ROC Team è stata Viktoriia Listuonova con il suo 14.333 all’attrezzo.

Il tutto per tutto per la nazionale italiana si è giocato alla trave, un attrezzo che ci ha sempre fatto tremare proprio perché estremamente imprevedibile (come dimostrato nella rotazione precedente dalle Russe). Tuttavia, le nostre atlete non si sono fatte intimidire e hanno volteggiato sui 10 centimetri con la grinta di chi vuole agguantare un’impresa storica. 12.900 è stato il punteggio di Asia, migliore rispetto alla gara di qualificazione. Martina, invece, ha ottenuto 13.075, con un esercizio pulito che ci ha tenuti con il fiato sospeso. Le sorti della nostra nazionale, poi, sono passate in mano alla giovane e determinata Alice. La sua calma è stata devastante, peccato solo per l’uscita un po’ sporcata ma guadagna un 13.133 che regala all’Italia un piazzamento storico e una grande prova di valore.

163.638 è il punteggio delle nostre azzurre. Un numero che racchiude emozioni irripetibili. L’Italia è la quarta nazionale migliore e questa volta possiamo affermarlo guardando i Cinque Cerchi Olimpici. Davanti a noi c’è la Gran Bretagna che conduce un’ottima gara e si mette al collo la medaglia di bronzo. Ma dietro di noi ci sono nazioni del calibro di Francia, Giappone, Cina e Belgio.

Nel mentre i primi due gradini del podio erano in bilico sulla pedana del corpo libero. Sono stati ottimi gli esercizi di Sunisa Lee (che precedentemente aveva stampato un pazzesco 15.400 agli staggi) e di Grace McCallum, mentre la Chiles ha dovuto fare i conti con una caduta. La Russia, invece, è esplosa di gioia, segnando una doppietta emozionante (dopo la vittoria dell’oro nella finale a squadre di ieri maschile).

Quella di oggi è stata una gara all’ultimo respiro, una finale Olimpica che ricorderemo per molti anni e che sono sicura non smetterà mai di emozionarci.

Clotilde Formica
Foto: FGI/FIG

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