La settimana appena trascorsa ha regalato all’Italia della ginnastica artistica forti emozioni: Germania ed Egitto sono stati i luoghi nei quali molti Azzurri hanno potuto aggiungere medaglie alla propria collezione.
Dal 18 al 20 marzo, alla Porsche Arena di Stoccarda, si è svolta la prima prova stagionale a squadre e per attrezzi che ha coinvolto sia GAM che GAF: la EnBW DTB Pokal. Questo luogo d’azione è caro all’artistica femminile perché proprio qui, nell’ormai lontano 2019, veniva conquistata la medaglia di bronzo Mondiale a squadre da parte delle Fate.
La delegazione italiana vedeva mancanti Carlo Macchini e Salvatore Maresca, impegnati contemporaneamente, dal 17 al 20 marzo, nella terza tappa della Coppa del Mondo che si è svolta a Il Cairo.
I due agenti del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato si sono distinti fra alcuni dei migliori ginnasti del mondo portando a casa un bronzo e un oro. In particolare, sabato 19 è toccato a Salvatore Maresca che si era qualificato alla finale agli anelli con il terzo punteggio: con un esercizio che vale 14.633 chiude la sua gara sul terzo gradino del podio, un risultato non del tutto scontato se pensiamo che è dovuto rimanere fermo circa 45 giorni per riprendersi da vari piccoli infortuni.
Domenica 20 invece il Cario International Stadium ha visto scendere in pedana Carlo Macchini, precedentemente qualificatosi alla finale alla sbarra con il secondo punteggio: il marchigiano ha migliorato il suo punteggio di qualifica aumentando la nota D di mezzo punto, riuscendo così a far risuonare l’Inno d’Italia in tutto il palazzetto grazie ad un superbo 14.400.
Tornando a Stoccarda, nel primo giorno di gare dedicate alle squadre junior della maschile, il quintetto italiano composto da Brugnami, Tomei, Vazzola, Villa e Zuliani riesce a conquistare la medaglia di bronzo, con il distacco di un solo punto dal secondo gradino, un ottimo risultato che fa ben sperare soprattutto con gli occhi puntati a Parigi 2024.
Ma non finisce qui: nelle finalità di specialità sono quattro le medaglie conquistate dagli azzurrini, rispettivamente un argento alla sbarra e un oro al cavallo con maniglie da parte di Riccardo Villa e due bronzi da parte di Tommaso Brugnami, al corpo libero e al volteggio.
Non da meno, anzi, la squadra GAM Senior riesce ad aggiudicarsi la medaglia d’argento, alle spalle degli USA di soli un punto e tre decimi e con un distacco di ben cinque punti dalla Germania.
Oltre a questo stupefacente risultato, spiccano le cinque finali conquistate: sarebbero state molte di più ma, in questa competizione, solo un ginnasta per nazione può rappresentare uno dei sei finalisti.
Nicolò Mozzato conquista la finale al corpo libero, dove però due cadute lo costringono ad un 11.800, e alla sbarra, dove si riscatta vincendo il bronzo e al volteggio, dove i due salti gli valgono l’argento.
Yumin Abbadini, qualificatosi per la finale al cavallo con maniglie, riesce a conquistare il bronzo e anche Lorenzo Minh Casali, rientrato per diritto nella finale alle parallele, sale sul terzo gradino del podio.
Passiamo ora all’Italbaby femminile che, come la maschile, conquista la medaglia di bronzo a squadre dietro all’Australia e agli Stati Uniti. Il gruppo, ad esclusione di Chiara Barzasi, vincitrice anche della medaglia d’oro al corpo libero, era composto da Antoniotti, Guicciardi, Ferrari e Marano, debuttanti alla loro prima esperienza internazionale.
Arriviamo, infine, alla gara dell’Italia femminile senior. La delegazione composta da Andreoli, D’Amato, Maggio, Mandriota e Villa conquista il secondo gradino del podio alle spalle della squadra americana e seguita da quella australiana. Anche in questo caso non mancano le finali conquistate e che sono valse medaglie: Asia D’Amato, che ha presto parte alla finale al volteggio al posto di Angela Andreoli, ottiene la medaglia d’argento così come Martina Maggio alla trave; mentre Giorgia Villa e Angela Andreoli riescono a mettere al collo addirittura l’oro rispettivamente nella finale alle parallele asimmetriche e al corpo libero.
Per concludere la nostra rassegna, nell’ultima giornata di gare, è avvenuta la Mixed Cup, nella quale hanno gareggiato 4 nazioni: ogni squadra era composta da 3 ginnaste e 3 ginnasti. La delegazione italiana è stata rappresentata da Elisa Iorio, Desiree Carofiglio e Manila Esposito, accompagnate da Lay Giannini, Mario Macchiati e Yumin Abbadin, già protagonista insieme ai compagni senior.
Il gruppo ci ha regalato una medaglia di bronzo, sempre alle spalle di Stati Uniti e Germania: questa gara è stata fondamentale per testare il livello tecnico in ambito internazionale ma anche, e soprattutto, per fare esperienza e riprendersi da alcuni infortuni, come nel caso di Carofiglio.
Sono tante le medaglie che l’Italia ha conquistato in questo speciale week end, che ha anche rappresentato un ottimo banco di prova in vista del Trofeo di Jesolo del 9 e 10 aprile; infatti, quasi sicuramente vedremo impegnate nell’incontro internazionale più importante d’Italia coloro che già hanno gareggiato a Stoccarda e lo stesso vale per la squadra americana, che al Pala Invent potrebbe dare un bello spettacolo.
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Alessia Rivolta
Foto: Donati/FGI -Stuttgart2019