Tra nuovi esercizi e vecchi ritorni, lo Jesolo Trophy ci ha regalato anche quest’anno un grande melting pot di sensazioni: nonostante non siano mancate lacrime di sconforto, quelle di gioia non sono state da meno e anche questa quattordicesima edizione è stata scritta sui libri.
Aprono le danze venerdì mattina le giovanissime dell’Italbaby che, con grande carisma e spirito di squadra, sbaragliano la concorrenza, sorpassando di ben 7.5 punti le nipponiche.
La viva concorrenza interna tra le juniores, vista anche la contemporanea partecipazione al Campionato del Mondo di Antalya, denota un generale movimento in crescita che sta urlando al Mondo “Io ci sono!”.
Infatti, grazie ai tecnici dell’organizzazione, le parallele della modenese Caterina Gaddi e di Giulia Perotti hanno catturato gli occhi dei presenti al Palazzo del Turismo di Jesolo, intrattenendo il riscaldamento delle Senior nelle prime ore del pomeriggio. Uno stupendo momento di unione tra appassionati, una vicinanza che va al di là della cartina geografica e l’inconfondibile urlo del presidente Folco Donati a confermare la doppietta azzurra con l’oro e il bronzo.
Ritornando in terra veneta, si dà il via alla competizione con l’esordio tra le big delle esponenti delle classi 2006 e 2007 che affrontano, attrezzo dopo attrezzo, gioie e amarezze, tipiche delle prime volte.
Nonostante la vicinanza con l’ultima tappa di Serie A a cui tutte hanno preso parte, tante sono state le combinazioni di elementi, vedi Saronni e Barzasi alle parallele, provate in questa occasione, che si è rivelata un vero e proprio banco di prova per le loro carriere appena iniziate.
Emozionante il tifo delle grandi al bordo campo, in attesa del loro ingresso, che, forse, rivedono in loro le insicurezze, le timidezze ma anche la fame e il coraggio che le contraddistingueva già alla loro età.
Lo spettacolo continua ed è la volta delle campionesse d’Europa in carica che, ancora una volta, hanno dimostrato cosa vuol dire essere una Squadra: sguardi, abbracci e sorrisi hanno fatto da cornice ad una gara da brivido.
L’inizio al volteggio ha puntato tutta l’attenzione su di lei: Asia D’Amato, dopo lo sfortunato episodio di Monaco dello scorso agosto, avrebbe riportato in gara il fatale Lopez, il suo secondo salto.
La rincorsa, l’attacco sulla tavola e poi una generale ovazione: sguardo al cielo, sorriso a 32 denti e la forza di una leonessa uscita, ancora una volta, da un periodo non facile.
A pennellare le parallele è invece Alice che, con il suo pacchetto completo di difficoltà (D: 6.3), al termine, si lascia sfuggire un’esultanza degna della sua prestazione magistrale e che la porta, emozionata, a lasciarsi andare tra le braccia del DTN Enrico Casella.
Martina Maggio sale soltanto a questo attrezzo: ottimo esercizio con una caduta sull’uscita, probabilmente voluta, a causa dei dolori al piede.
Ci ha spezzato il cuore vederla triste, per la mancata convocazione all’Europeo, che in cuor suo già sapeva, dati i problemi al tendine d’Achille.
“Sentirselo dire ha reso tutto più reale, ma so che non sarei stata la Martina di sempre. Volevo fare tanto ma il mio corpo non me lo permetteva” – ha dichiarato ai microfoni della Federazione – “Ora punto al mondiale di Anversa”.
Sempre sorridente e motivatrice, ha dimostrato che, anche se non sull’attrezzo, il suo contributo c’è: una pacca sulla spalla, due parole prima di presentarsi alla giuria e le braccia costantemente aperte per accogliere delusioni e successi.
Impazzisce l’Italgym, in particolare la community di Twitter, per la superba trave di Giorgia Villa che rasenta la perfezione: un raccolto avvitato piantato e triplo wolf turn con occhiolino alla giuria la portano a chiudere con un 13.965, punteggio da finale mondiale.
L’eleganza di Manila Esposito e l’energia di Angela Andreoli permettono l’Italia di chiudere con un’ottima prestazione a corpo libero che porta l’intero team a salire sul gradino più alto del podio Jesolano dopo ben 14 anni e a colorare con il tricolore l’intero podio AA.
Bottino di medaglie anche nelle finali di domenica che vedono la conferma delle paralleliste Alice e Giorgia con le prime due piazze del podio.
Asia è seconda al volteggio con ampio margine di miglioramento: cede la vittoria alla koreana Yeo Seo-jeong, medaglia di bronzo alle scorse Olimpiadi.
Allo stesso attrezzo Manila fa gelare il sangue dell’intero palazzetto durante il secondo salto: una spinta non buona dalla tavola la porta a semplificare la seconda fase di volo e il brusco arrivo sulle ginocchia le procura un piccolo fastidio con conseguente rinuncia precauzionale alla finale al corpo libero.
La trave gioca brutti scherzi, forse anche dovuti alla stanchezza delle ragazze; d’altra parte al corpo libero, esordisce in una finale la neo senior Arianna Grillo, che, entrata all’ultimo, mette nel suo bagaglio un’importante esperienza in più.
Non da meno le piccole junior con tre medaglie: oro per Benedetta Gava al volteggio ed Emma Fioravanti al corpo libero, bronzo per Camilla Ferrari alle parallele.
Degno di nota, il nuovamente emozionante asse Jesolo-Antalya con la contemporaneità delle due finali: infatti, in Turchia l’elegante Giulia Perotti si laurea Campionessa del Mondo al quadrato.
Sicuramente un’edizione caratterizzata dall’assenza di alcuni team come quello degli USA che, dopo un’iniziale adesione, ha dato forfait lasciando allibita la stessa organizzazione.
Forse un’Italia che avrebbe dato troppo filo da torcere alle ginnaste Stelle e Strisce?
L’augurio per il prossimo anno è una partecipazione sempre maggiore di nazionali in crescita, proprio come ci aveva abituato questa competizione prima dello stop causato dalla pandemia.
Come già anticipato dal DTN Enrico Casella durante il live streaming, la settimana di Pasqua vedrà la delegazione composta da Asia e Alice D’Amato, Angela Andreoli, Giorgia Villa e Manila Esposito, difendere il loro titolo agli Europei 2023 ad Antalya.
Le ragazze tenteranno nuovamente il colpaccio, consapevoli che un’unione come quella vista durante questo fine settimana sarà il quid in più alle loro prestazioni stellari.
Non possiamo che augurare il meglio alle nostre beniamine, e come si dice in gergo nel mondo della polvere di magnesia: Testa, Cuore, Gamba!
Chiara Giustozzi
Foto: Filippo Tomasi