Con la 95ª Assemblea Nazionale Ordinaria si chiude ufficialmente il quadriennio 2009-2012 e se ne apre un altro, quello destinato a traghettare la Ginnastica azzurra fino ai Giochi Olimpici brasiliani del 2016. La FGI ha scelto, nel suo momento più alto di democrazia interna, la dirigenza che avrà l’onore e l’onere di portarla a Rio de Janeiro. Al comando, con una maggioranza schiacciante di voti, il prof. Riccardo Agabio.
Ex ginnasta cresciuto nella S.G. Amsicora di Cagliari, riserva dello squadrone che nel 1960 si aggiudicò il bronzo olimpico, protagonista poi di una lunga carriera come tecnico, il professore sardo diplomato ISEF corona così una stagione eccezionale, culminata con le due medaglie di Londra, il bronzo agli anelli di Matteo Morandi e quello delle Farfalle della Ritmica. Contando anche i tre successi olimpici di Atene – ottenuti sotto la sua prima gestione – l’oro di Igor Cassina alla sbarra, l’argento della Squadra di Ritmica e il bronzo agli anelli di Jury Chechi, la presidenza Agabio aveva eguagliato quella di Giulio Sironi, a capo della FGI dal 1923 al ’29 (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo tra Parigi 1924 ed Amsterdam 1928), subito dietro Guido Ginanni che tra Roma ‘60 e Tokyo ‘64 ottenne 6 medaglie (1 oro, 2 argenti e 3 bronzi) e Giuseppe Corbari che guidò la Federginnastica in qualità di Commissario durante la straordinaria spedizione di Los Angeles 1932 (4 ori, 1 argento e 2 bronzi). 5 piazzamenti sui 30 totali del medagliere olimpico FGI significano 1/6 della bacheca di Viale Tiziano 70. Oltre il 16% in dodici anni, con la possibilità adesso di scalare ulteriormente il podio della storia nella prossima missione carioca.
Quando il Presidente della Federazione Internazionale, nonché suo predecessore, ha proclamato ieri Riccardo Agabio Presidente FGI, a discapito di appena 631 contrari su 3493 votanti, è apparsa subito chiara la scelta della Famiglia Ginnastica: continuità nel segno del successo e riconoscimento dell’enorme lavoro svolto. Ad esempio nell’ultimo quadriennio, quello iniziato il 20 dicembre del 2008, il Presidente Agabio e il CDF uscente hanno messo insieme, complessivamente, 112 piazzamenti, tra Giochi del Mediterraneo, Europei, Mondiali, World Cup, Universiadi ed eventi targati CIO. Con l’Aerobica, disciplina non olimpica, gli ori complessivi sono stati 33, 40 gli argenti e 39 i bronzi (comprese le affermazioni juniores più eclatanti nelle gare UEG ed EYOF). Dal 2000 ad oggi, invece, il conteggio sale alla cifra record di 253 medaglie. Tra i meriti della presidenza Agabio ci sono vittorie inedite per l’ultracentenaria tradizione ginnica italiana, come l’oro olimpico alla sbarra di Cassina, la vittoria di Vanessa Ferrari nel Concorso Generale iridato di Aarhus 2006 oppure i podi europei al volteggio femminile di Clermont Ferrand nel 2008 (con Giovannini e Benolli) e alla trave a Berlino nel 2011 (con Ferlito e Preziosa), il titolo continentale vinto a Bruxelles lo scorso maggio dalla giovane Enus Mariani, fino alla recente qualificazione dell’Italdonne nella final eight olimpica di Londra.
Ma il risultato più incredibile e forse il più rappresentativo di una dirigenza illuminata e caparbia, sono stati i tre mondiali consecutivi ottenuti dalle ragazze di Emanuela Maccarani tra Miè, Mosca e Montpellier, dopo la delusione del quarto posto ai Giochi di Pechino. La creazione del Centro Tecnico Federale di Desio, capace nel breve arco di due lustri di diventare un’eccellenza ammirata anche dalle scuole dell’Est, è stata l’ulteriore intuizione dell’attuale management, così come lo sviluppo della Sezione promozionale Ginnastica per Tutti. L’incremento dei tesserati oltre la soglia dei 130.000 e l’accresciuta visibilità attraverso operazioni pionieristiche a livello mediatico, come la docu-fiction di MTV “Ginnaste. Vite parallele”, nonché il rilancio di un evento cult come il Grand Prix della Ginnastica, divenuto itinerante, hanno fatto da contraltare ad un periodo difficile dal punto di vista economico, coincidente con la crisi del Paese.
Il prof. Agabio, eletto Vice Presidente Vicario del CONI nel 2006 e membro di Giunta dal 2005, Commissario Straordinario della FISI per quattro mesi nel 2007, è sempre stato considerato dai vertici dello Sport Italiano un oculato amministratore e come tale ha diretto, e continuerà a farlo, la sua Federazione, malgrado i progressivi tagli del contributo del Governo. Al suo fianco il nuovo Consiglio Direttivo Federale composto da Gherardo Tecchi, Pierluigi Miranda, Valter Peroni, Rosario Pitton, Francesco Salvatore Musso, Grazia Ciarlito, Ermes Cassani, in rappresentanza delle Società, Fabio Gaggioli per i tecnici, Monica Bergamelli ed Enrico Pozzo in quota atleti. Renato Galliani è il neo Presidente del Collegio Revisori dei Conti mentre la Commissione Giustizia di II Grado sarà composta da Antonella Prestia, Lorenzo Iacobbi e Dario Lupo. A tutti loro va il nostro più grande in bocca al lupo!
(Fonte FGI)