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USA: LETTERA APERTA DI MISS VAL, TECNICO UCLA, CONTRO USA GYM E I KAROLYI

Vogliamo invitarvi a leggere tutti la lunga e straziante lettera aperta scritta da Miss Val, tecnico UCLA, a USA Gymnastics e ai Karolyi, coloro che lei definisce come i capi dei mostri.
A detta di Miss Val, che da anni accoglie in palestra e lavora con le migliori ex atlete d’elité, Nassar è un mostro, ma non c’è da stupirsi che simile cose siano potute accadere in un contesto in cui gli abusi erano all’ordine del giorno.
Miss Val racconta di quante volte lei e i suoi colleghi, abbiano accolto le ginnaste d’elité in palestra per ricomporle, mentalmente e fisicamente, per far sì che tornassero a fidarsi di loro stesse, che tornassero a vivere serenamente e, cosa più importante, ad amare la ginnastica.
Miss Val fa nomi e cognomi e punta il dito contro ai Karolyi che per anni hanno costruito la “casa degli orrori” e non la miglior palestra al mondo.
Martha, tenera e gentile davanti ai media, quanto dittatrice, aggressiva e severa con le ragazze. Se eri una potenziale vincitrice di medaglie venivi considerata, altrimenti diventavi letteralmente invisibile. “E’ capitavo pure che per un errore quella ginnasta non venisse più nemmeno salutata e che, cosa ancora più grave, fosse impedito anche alle altre di farlo… perché non potevi far vedere di essere amica e di parlare con una persona così inutile come quella che commette errori quando non deve”.
Parole raccapriccianti, parole che fanno male a chiunque ami questo sport e… a tutti coloro che dedicano la vita onestamente, con lealtà e rispetto nei confronti delle atlete e della ginnastica stessa.
E, tra l’altro, “invisibile” lo era diventato pure Simone Biles nel 2012 dice Miss Val, quando Aimee Boorman, la prima allenatrice a parlare pubblicamente dei modi un po’ troppo duri di Martha, si rifiutò di portare Simone al Ranch, perché sapeva che una ulteriore umiliazione in quel periodo l’avrebbe portata al ritiro.
Miss Val sottolinea più volte come esternazioni pubbliche come queste siano state oscurate e ignorate da USA Gym, la cui unica preoccupazione era quella di proteggere i Karolyi, ossia coloro che portavano medaglie e quindi i soldi.
Dopo le denunce del 2015, continua Miss Val, non si sono minimamente preoccupati di impedire alle atlete di tornare in quel ranch, anzi… se non fosse stato per Simone che, un paio di giorni fa, ha pubblicamente chiesto che venisse chiuso, la prossima settimana sarebbero state di nuovo tutte lì.

“Le udienze di questi giorni mi hanno cambiato la vita, sentire queste donne così coraggiose parlare per il bene della generazione futura è ammirevole… il coraggio che hanno avuto loro è quello che adesso deve dimostrare USA Gymnastics.

Il sole sul ranch Karolyi è finalmente tramontato, ma ora è tempo di cambiare, di guarire, di voltare pagina”.

http://officialmissval.com/times-up-usag/

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