Proprio ieri vi abbiamo parlato della incresciosa situazione che si è venuta a creare per la ginnastica italiana: il mancato acquisto dei diritti televisivi da parte della RAI. Nel nostro articolo abbiamo riportato il commento del Prof. Agabio su questa vicenda e la replica, forse un po’ “stizzita” dei vertici RAI. A quella replica (che a noi è sembrata un p0′ disinteressata alla questione) risponde oggi l’ufficio stampa della Federazione Ginnastica con una nota che “precisa” le “precisazioni” della RAI.
La riportiamo qua sotto in toto, aggiungendo che come ieri ed oggi ancora di più, siamo veramente curiosi di sapere di quali “astronomiche cifre” stiamo parlando. Dei diritti del calcio, della formula uno ecc. ecc. se ne parla spesso e sappiamo che sono importi con tanti zeri, ma quanti zeri vale la NOSTRA ginnastica?
Occorre puntualizzare, per la precisione, che la trasmissione televisiva dei grandi eventi sportivi, come risaputo, è la conseguenza di accordi diretti ed esclusivi tra l’ente organizzatore e la televisione che trasmette. Così avviene da sempre, in Italia e all’Estero, e così sembrava che fosse fino a pochi giorni fa, quando siamo venuti a conoscenza che tra la FédérationInternationale de Gymnastique e la RAI non era stato raggiunto alcun accordo. Ciò senza che ne avessimo avuto alcun sentore, malgrado il nostro coinvolgimento, da parte della stessa RAI Sport, nella presentazione dei sette mondiali delle discipline olimpiche in calendario nel mese di Agosto. Da qui il comunicato stampa pubblicato sul sito federale e la risposta stizzita della RAI, che, nel dare, finalmente, le opportune spiegazioni, ha scambiando la reazione composta del nostro Presidente per “imprecisione”. E’ opportuno, allora, ripercorrere tutta la vicenda, con l’altrettanto dovuta premessa che è molto difficile essere precisi riguardo una trattativa che non ci vede direttamente coinvolti. A quanto afferma l’ufficio stampa di Saxa Rubra, nella stessa nota, l’offerta scritta della RAI parte con un’e-mail del 12 novembre scorso e “nonostante i ripetuti tentativi di contattare la Federazione Internazionale, quest’ultima non ha mai dato riscontro se non in data 7 Agosto 2013”. Di questo increscioso stallo la Federazione Italiana viene a conoscenza, esattamente, il 5 agosto, quando, come di routine, l’ufficio Comunicazione e Relazioni esterne della FGI contatta l’ufficio palinsesto della RAI per avere gli orari della messa in onda dei Mondiali di Kiev e dare, quindi, un servizio alla propria base. La diretta era scontata per le seguenti tre ragioni: 1) Sono anni che la TV di Stato racconta le imprese dei nostri ginnasti, con il commento di Andrea Fusco, il più delle volte inviato sul posto; 2) come detto, il mondiale di Ritmica era stato presentato, in pompa magna, il 24 luglio, in diretta su RAI Sport, nel Salone d’Onore del CONI, insieme ad altre sei Federazioni sportive – Scherma, Atletica Leggera, Canottaggio, Canoa, Judo e Pentathlon – alla presenza delle Farfalle di Emanuela Maccarani, fatte venire appositamente da Follonica. In quell’occasione, tra flash e sorrisi di circostanza, nessuno della RAI si è premurato di informare il Presidente Agabio o il suo staff che la situazione con la Federazione Internazionale era bloccata, e tutto il contesto di Agosto Azzurro faceva pensare il contrario. 3) Per stessa ammissione dei suoi dirigenti, la RAI non è tenuta ad informare la Federazione Italiana di una negoziazione sui diritti internazionali, e la FGI a sua volta, non ha mai avuto motivo di intromettersi, confidando nella volontà dei contraenti di trovare soluzioni che non penalizzassero lo spettacolo agonistico e i suoi protagonisti. Non appena Viale Tiziano è venuto, accidentalmente, a conoscenza dei fatti, il Presidente Agabio ha subito contattato il prof. Bruno Grandi, sia al telefono che per iscritto, sollecitando una risposta all’offerta RAI, quella giunta il 7 agosto, in ogni caso negativa. E qui, al di là della forma e delle tempistiche, si arriva al punto, alla sostanza. La RAI, nella nota di ieri, parla di “un’offerta più che congrua stante la situazione di mercato”. Perché non “precisare” a quanto ammonta questa offerta, che la FIG deve aver giudicato talmente poco congrua da non prenderla neppure in considerazione? Queste informazioni noi non le abbiamo e se le avessimo avute sarebbe stato poco elegante diffonderle, visto che la Federazione Italiana è estranea alla trattativa. Poiché la RAI chiede maggiore precisione possiamo però dire che per i diritti delle gare in Italia, di proprietà della FGI, l’Azienda di Stato, ad inizio anno, ha offerto un rinnovo decurtato del 38% rispetto al contratto pluriennale dello scorso quadriennio, con due produzioni RAI anziché cinque, contro le 15 a carico federale. Un taglio che la Federazione Ginnastica d’Italia ha accettato, comprendendo il momento di difficoltà generale del Paese, per garantire, comunque, visibilità alle proprie discipline. La Rai, tra l’altro, dovrebbe essere rientrata quasi interamente del suo investimento subcedendo parte di quei diritti ad MTV, per la realizzazione del programma “Ginnaste- Vite parallele”. Usiamo il condizionale perché anche qui la FGI non è parte in causa. E’ probabile che di fronte ad un’offerta al ribasso Losanna, che al contrario nostro, ha mercati sterminati dove vendere il proprio prodotto – basti pensare agli Stati Uniti, alla Russia, alla Cina e all’Australia – abbia preferito tacere 9 mesi, per poi, sollecitata dalla Federazione Italiana, declinare. La domanda, pertanto, è sempre la stessa: quanto vale per la RAI la Ginnastica? Al di là delle cifre, se basta mandare un’e-mail a novembre per sentirsi a posto, significa che vale poco. Il Presidente Grandi vive in Italia, sarebbe stato semplice contattarlo telefonicamente, come poi avvenuto quando, ormai, era troppo tardi. Oppure, visti i costanti rapporti di collaborazione con la Federazione Italiana, informando per tempo il prof. Agabio, quest’ultimo avrebbe potuto, in anticipo, chieder conto al suo predecessore. In conclusione, la FGI, nonostante abbia sistemato ad inizio 2013 gli interessi nazionali, concludendo con RAI ed MTV i contratti di propria competenza – nella soddisfazione generale – si è messa al lavoro, anche durante la settimana di chiusura degli uffici, per cercare di risolvere il problema internazionale, che in teoria non la riguarderebbe. Tuttora si stanno studiando soluzioni alternative per coprire i Campionati del Mondo di Kiev su altre piattaforme. Speriamo di dare presto ai nostri appassionati buone notizie. Però è giusto che ognuno faccia il proprio mestiere e la Federazione non è un network televisivo. La Rai, che quando vuole il suo lavoro lo sa fare benissimo, faccia sapere ai tanti tifosi della Ginnastica – che non hanno altra voce se non quella della loro Federazione – cosa intende rispondere, adesso, all’e-mail della FIG del 7 agosto. In ballo ci sono i mondiali di Anversa di Artistica, maschile e femminile, e le rassegne iridate del 2014 e 2015. “I tempi tecnici”, stavolta, non mancano. Sempre per la precisione!