E che il Presidente della Federazione abbia dovuto determinare d’urgenza la dice lunga sulla situazione che si era venuta a creare.
Non vogliamo entrare nel merito di quello che era accaduto, casomai lo faranno le società interessate, ma la situazione è che il 2015 vedrà una serie A1 e A2 molto particolare.
Ecco il comunicato stampa della Federazione Ginnastica:
La Federazione Ginnastica d’Italia, preso atto dei ritardi di ben 3 società su 20 – due in A1 e una in A2 – nell’iscrizione al Campionato Italiano di Serie A GAF, in base ai termini previsti dalle Procedure Federali ed Indicazioni Attuative 2015, e valutata, al tempo stesso, in caso di una loro eventuale esclusione, la legittima aspettativa delle tre società che avrebbero beneficiato del ripescaggio, è giunta ad una conclusione tesa a privilegiare l’interesse superiore delle Squadre Nazionali e i programmi delle società organizzatrici impegnate nella promozione delle quattro giornate di Ancona, Milano, Firenze e Pesaro. L’assenza delle ginnaste facenti parte delle società ritardatarie – molte delle quali nel giro delle Nazionali Senior e Junior – avrebbe inciso, infatti, sul percorso di preparazione alle massime competizioni internazionali nella stagione decisiva per la qualificazione olimpica; sulla spettacolarità della Serie A stessa; sulle aspettative degli sponsor, dei media specializzati e, soprattutto, di tanti appassionati che, attraverso l’attività di prevendita, hanno già provveduto all’acquisto dei biglietti. Il Presidente Federale Riccardo Agabio, pertanto, con propria determinazione d’urgenza, ha deciso di riammettere le tre società ai rispettivi Tornei e di ripescare, comunque, altrettante aventi diritto. Di conseguenza il massimo Campionato nel 2015 vedrà ai nastri di partenza, il prossimo 7 febbraio, al Palarossini di Ancona, 12 club anziché 10, mentre l’A2 ne avrà 11. Ecco la composizione completa delle due rassegne:
Alla luce di quello che è successo ci viene però da chiederci se la Ginnastica Italiana stia vivendo un momento particolare oppure è solo mancanza di organizzazione o (speriamo) solo disattenzione delle società interessate?
Di sicuro possiamo dire che la Federazione è riuscita a risolvere in modo egregio una problematica che avrebbe causato diversi danni d’immagine, sportivi, economici per tante società, per la Federazione stessa, per le atlete.
La decretazione d’urgenza ha salvato un campionato di serie A e le quattro tappe organizzate da altrettante società. Ha salvato anche la preparazione delle atlete interessate e la loro possibilità di far bene in campo internazionale.
Stay tuned, magari ne parleremo più avanti!