Sono giorni particolari per il mondo della ginnastica, in America, in seguito al processo sugli abusi sessuali, che si è chiuso con la condanna a più di 175 anni di carcere per il responsabile, Larry Nassar, e in relazione ai processi, ancora in corso, su chi ha coperto e permesso che tali atti si perpetrassero negli anni, il Comitato Olimpico degli Stati Uniti (USOC) ha ieri ufficializzato l’importante, quanto incisiva, decisione di revocare USA Gymnastics come organo di governo nazionale.
E’ una decisione epocale e senza precedenti, ma è necessario fare tabula rasa per poter ripartire da zero, con un sistema in grado di salvaguardare gli atleti, perché loro devono venire prima di qualsiasi risultato.
E’ difficile spiegare esattamente cosa succederà adesso, ma è evidente che dopo l’arresto del Presidente precedente, Steve Penny, e le dimissioni di Kerry Perry prima e quelle di Mary Bono dopo, USA Gymnastics non è in grado di gestire la complicata, quanto importante, situazione in cui versa adesso la più grande organizzazione sportiva del Paese.
Decisione attesa e desiderata da tutte le vittime, in primis da Jamie Dantzscher e Aly Raisman, mediaticamente, e non solo, in prima fila, fin dall’inizio di questa triste storia per chiedere un cambiamento: “finalmente, ci dispiace solo aver dovuto aspettare così tanto, bisognava fare questo passo già due anni fa”.