GRAZIE ERIKA!

Ieri, la nostra azzurra Erika Fasana, ha ufficializzato il ritiro dall’attività agonistica.

Una notizia che ci aspettavamo visto il nuovo percorso lavorativo intrapreso, ma che, come avviene sempre in questi casi, ci ha particolarmente emozionati. Erika è sempre stata una di quelle ginnaste che… poteva capitare di tutto, ma lei c’era. Poter contare su una ginnasta in qualsiasi situazione è una cosa molto, ma molto rara.

E nel suo caso è sempre stato così: a partire dall’esordio internazionale nel 2010, ad appena 14 anni, quando partecipò ai Campionati Europei juniores di Birmingham, vincendo un bronzo con la squadra. L’anno successivo decise di presentarsi al mondo vincendo ben 5 medaglie agli EYOF di Trabzon e, con solo due gare da senior alle spalle (Test Event e Europei di Bruxelles), nel 2012, ad appena 16 anni parte per le Olimpiadi di Londra, è la più giovane atleta italiana dell’intera spedizione azzurra.

Gara che aveva atteso e preparato per anni, ma le sue condizioni fisiche non erano al 100% e, questo era evidente a chiunque, data la vistosa fasciatura alla tibia. Dolore e preoccupazione a parte, Erika anche in quell’occasione non si mette da parte e aiuta l’Italia a ottenere una storica finale a squadre. Dopo Londra arriva la convocazione per i Giochi del Mediterraneo, ma nonostante la sua infinita forza di volontà è costretta a rinunciarvi: la micro-frattura alla tibia richiede riposo. Riposo che non significa stop, Erika continua ad andare in palestra, anche se con le stampelle anche senza poter usare le gambe, ogni giorno, come se niente fosse… per continuare a lavorare e migliorare l’unico attrezzo che può fare: le parallele.

Nel 2014 torna in gara, Europei di Sofia e Mondiali di Nanning, si consolidano le sue straordinarie qualità al corpo libero e l’obiettivo della finale olimpica individuale sembra essere alla sua portata. Ed è così che continua la preparazione in vista di Rio, nel 2015 partecipa agli Europei di Montpellier e all‘American Cup, dove per altro vince uno storico bronzo. A fine anno l’Italia conta su di lei per la qualificazione olimpica, il DTNF la convoca per i Mondiali di Glasgow, ma qui si infortuna al gomito durante un salto al volteggio. Un dolore improvviso nell’attacco della tavola non le impedisce di finire il salto e regalare importanti punti all’Italia, ma è costretta a rinunciare alla finale individuale al corpo libero che aveva nuovamente centrato.

Mancano pochi mesi alle Olimpiadi di Rio, Erika è costretta a dosare i carichi di lavoro, tra tibia e gomito, è bene stare attenti… tuttavia riesce a strappare la convocazione per il Brasile e a centrare quella tanto attesa finale olimpica individuale al corpo libero! Al rientro in Italia decide di operarsi sia al gomito che alla tibia, seguono così lunghi mesi di recupero e fisioterapia.

Con due Olimpiadi alle spalle e non so quante partecipazioni Nazionali avrebbe potuto ritirarsi subito, ma la voglia di avere la meglio sugli infortuni è più forte e così, a settembre del 2017 partecipa agli Assoluti di Perugia, dove ottiene la finale alle parallele. Ieri Erika ha messo un punto a questa straordinaria carriera, ma la sua ginnastica e la sua caparbietà resteranno sempre parte della nostra storia.

Che tu possa raggiungere tutti i tuoi nuovi obiettivi ed essere per sempre così… grazie Erika, ti vogliamo bene!

S.V.
Foto: Filippo Tomasi

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