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Zhang Boheng si laurea campione del mondo in una gara che ci ha tenuti con il fiato sospeso

Una gara letteralmente da brividi quella che si è svolta a Kitakyushu nella giornata odierna.

Il favoritissimo per la vittoria era senza dubbio il Campione Olimpico in carica, il giapponese Daiki Hashimoto. Tuttavia, il cavallo con maniglie, un po’ come la trave femminile, ha stravolto le carte in tavola e abbiamo visto una competizione combattuta fino all’ultimo millesimo. 

A spuntarla per l’oro mondale è stato il cinese Zhang Boheng. Quest’ultimo ha iniziato la gara con il botto, eseguendo un corpo libero da 14.883 (miglior punteggio di giornata all’attrezzo), superando il giapponese Hashimoto di 0,05 punti. La seconda rotazione ha visto i ginnasti di punta passare al cavallo con maniglie. Cavallo che si è rivelato più insidioso e scivoloso del solito. Quasi tutti i ginnasti sono caduti, fatta eccezione per l’ucraino Illia Kovtun che esegue un esercizio pazzesco e, con 14.400, inizia fortemente a credere di poter agguantare la zona podio. Infatti, è proprio Kovtun a mettere al collo la medaglia di bronzo di questi Campionati Mondiali 2021 a Kitakyushu. Da sottolineare, inoltre, l’esercizio di Daiki Hashimoto che, nonostante la caduta, ottiene 14.166 al cavallo. 

Una gara pazzesca anche quella di Caio Souza, qualificatosi con il diciassettesimo punteggio, che fino all’ultima rotazione ha sfiorato l’impresa. Ma, ancora una volta, è il cavallo con maniglie a infrangere i sogni di gloria del ginnasta brasiliano, incappato in una caduta proprio nella sua ultima rotazione. Caduta che gli costa la medaglia e il tredicesimo piazzamento in classifica. 

L’inseguimento di Zhang e Hashimoto, è proseguito alle parallele pari e alla sbarra. Nel primo attrezzo Boheng tenta il colpaccio, firmando un esercizio incredibile che gli vale 15.366 (miglior punteggio di giornata all’attrezzo). Anche Hashimoto dimostra tutta la sua maestria, con un’eleganza che ci ha lasciato con il fiato sospeso e un punteggio di 15.066. 

L’ultima rotazione alla sbarra conclude una delle finali più belle e adrenaliniche nella storia della ginnastica. Zhang e Hashimoto sono rispettivamente il penultimo e l’ultimo atleta a salire sull’attrezzo, proprio mentre i sogni di Souza si spezzavano al cavallo e Kovtun iniziava a gioire per essersi assicurato la medaglia. A dividere i due ginnasti erano 0,35 punti e Hashimoto in qualifica aveva ottenuto 0,467 punti in più rispetto a Zhang alla sbarra. Questo non ha intimorito Zhang che ha stampato un esercizio da 14.800, migliorando di 0,634 il suo punteggio di qualifica all’attrezzo. Dopo di lui si prepara Hashimoto, consapevole che gli sarebbe servito almeno un 15.151 per poter ambire all’oro. Un 15.151 che era definitivamente nelle sue corde. Daiki si riempie le mani di magnesia e dà il tutto per tutto, un esercizio al limite della perfezione, sporcato solo da un saltellino in uscita che, però, gli costa la medaglia d’oro. Hashimoto, infatti, ottiene un 15.133 che per un soffio lo costringe in seconda posizione. 

Una gara all’insegna dell’imprevedibilità e dell’adrenalina. Mentre noi aspettiamo trepidanti le tantissime finali di specialità che i nostri atleti e le nostre atlete hanno portato a casa.

Clotilde Formica
Foto: Filippo Tomasi

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