Giorgia Campana: sono tornata alla vita di prima

Continuano i nostri incontri con alcune atlete che hanno visto da vicino gli infortuni negli ultimi mesi. Stavolta tocca alla romana Giorgia Campana, in forza alla Olos Gym 2000. Ecco cosa le abbiamo chiesto:

1) Sono passati diversi mesi dall’infortunio. Raccontaci qualcosa di questo periodo:

Ho lussato il gomito con distacco di un tendine che rompendosi ha portato con se un pezzetto dell’osso. I medici hanno deciso di non operarmi, infatti come posso constatare adesso, sono bastate 3 settimane di gesso e tanta fisioterapia.  La terapia l’ho iniziata subito dopo aver tolto il gesso presso il centro sportivo dell’esercito alla Cecchignola dove ho trovato dei terapisti meravigliosi e veramente in gamba. In questo momento mi sto allenando regolarmente. I 3 attrezzi li ho ripresi quasi subito, mentre alle parallele ho trovato più difficoltà (ovviamente) anche per via dei paracalli che sono la “novità” del 2014. La serie A é il mio prossimo impegno ma al momento non posso sapere con quali attrezzi parteciperò e se porterò attrezzi diversi nelle varie gare. Saranno scelte del mio allenatore Mauro Di Rienzo.

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2) Cosa ti aspetti da questo 2014?

Dopo la serie A di cui vi dicevo prima, l’altro mio obiettivo non può che essere partecipare agli europei.  Ovviamente rispetto al 2013 (anno in cui ero proprio in forma) con l’infortunio la mia condizione (al momento) non è proprio così ottimale. Ci sono ancora alcuni mesi,  l’impegno sarà al massimo per provare a rientrarci e nel corso dell’anno vedremo come è andata. 

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3) E’ stato un infortunio difficile di sicuro, ne avevi avuti altri? Cosa vuol dire per una ginnasta?

Si ho avuto altre fratture alle dita, sia della mano che del piede, poi ho avuto la frattura da stress alla caviglia e alle tibie e altri problemi legati alla crescita. Sinceramente questa volta è stata veramente brutta. Quando è successo (durante un normale allenamento) il dolore era molto. Chiaramente è passato del tempo (circa 1 ora) da quando mi ero fatta male a quando me l’hanno rimesso a posto e quei 60/70 minuti sono stati di “vera sofferenza”.
Anche con le prime terapie sentivo tanto dolore anche a fare dei piccoli movimenti  ma fortunatamente ora è solo un brutto ricordo.  Il gomito, rispetto ad altri infortuni in cui devi solo “stare ferma” da ginnasta, è molto diverso. Avevo difficoltà anche a fare i piccoli gesti quotidiani quindi l’ho sentito addosso di più dei precedenti. E’ stata una cosa lunga…
Per una ginnasta un qualunque infortunio ti blocca la crescita sportiva. Vuol dire fare a meno di alcuni esercizi, di alcuni attrezzi. Vuol dire dare uno stop forzato ad un lavoro di miglioramento continuo che effettuiamo ogni giorno. E’ anche vero perà che la vita da infortunata non era tanto diversa dalla solita perché comunque io andavo sempre in palestra tutti i giorni allenando solo le gambe e gli addominali.

E adesso sono tornata esattamente alla vita di prima. 

Grazie della tua disponibilità Giorgia, ti aspettiamo più forte di prima e gamba!!

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