Al palaMandela di Firenze si è chiuso il Campionato di Serie A1 di Ginnastica Artistica. Tra le donne si aggiudica lo scudetto la GAL Lissone, precedendo sul podio la Brixia di Brescia, orfana dell’infortunata Vanessa Ferrari e la Olos Gym 2000 di Roma. Per la compagine brianzola si tratta del terzo titolo consecutivo, il dodicesimo della sua storia. Retrocedono in A2 World Sporting Academy di San Benedetto del Tronto e La Rosa di Brindisi. Sul fronte Maschile il Tricolore va alla Virtus Pasqualetti Macerata, che entra per la prima volta nell’albo d’oro federale, lasciandosi alle spalle la Ginnastica Pro Carate di Matteo Morandi, allenata da Igor Cassina, e la Corpo Libero Gymnastics Team di Padova. Scendono nella Serie Cadetta il Centro Ginnastica Artistica Stabia e la Romana.
“Volevamo riprenderci la leadership dell’almanacco federale – ha dichiarato il presidente della GAL Roberto Meloni – Prima abbiamo pareggiato la stella della Brixia, poi dopo l’aggancio a quota 11 titoli è arrivato anche il sorpasso. Adesso voglio il 13 scudetto, l’anno venturo – aggiunge scherzando – così mi posso prendere una piccola pausa, in attesa della contromossa di Enrico (Casella, il tecnico bresciano, ndr.). Devo fare un elogio speciale alla Preziosa. In questo momento, a mio parere, è la migliore ginnasta che abbiamo. Il suo 14.950 alla trave dimostra lo stato di maturità fisico e mentale raggiunto da Betta. Certo, poi ci sono Carlotta(Ferlito, ndr.), mix esplosivo di grinta e talento, la Praz, che si sta rivelando una grande scoperta, ed Elisa Meneghini, che malgrado non fosse qui oggi, perché impegnata in Coppa del Mondo in Giappone, ha dato il suo contributo alla conquista del titolo. Voglio ringraziare, infine, tutti i nostri tecnici, Paolo Bucci (a Tokyo con la Meneghini), Claudia Ferrè, Tiziana Di Pilato e Anna Sassone, che pur lavorando a Lissone non ha mai fatto mancare il suo apporto. Credo di poter dire, senza far torto a nessuno, che siamo la squadra migliore”.
“Finalmente è arrivato questo benedetto titolo – si sfoga Sergio Kasperskyy, allenatore della Virtus Pasqualetti – Ci sono voluti cinque lunghi anni, tra secondi e terzi posti, sempre all’inseguimento della Ginnastica Meda, ma alla fine i nostri sforzi sono stati premiati. E la vittoria di oggi è stata la più bella perché è arrivata senza l’aiuto dell’ucraino Oleg Verniaiev. Una vittoria tutta nostra, made in Macerata. D’altra parte non è un caso se Principi e Cingolani sono stati entrambi convocati in Nazionale per gli Europei. Certo, abbiamo scelto di condurre una gara strategica, togliendo qualcosa qua e là, per non rischiare troppo. Peccato che adesso non ci sia tempo per la festa. La partenza per Mosca è imminente. Ci rifaremo al saggio di fine stagione, più in là, a maggio. Intanto mi piace dedicare lo scudetto alla società, c’era un pullman di oltre 40 persone, venuto apposta da Macerata per sostenere i ragazzi. Prossimi obiettivi? Abbiamo giovani interessanti come Melvin Mennichelli e Leonardo Rocchetti, due classe 1996, che stanno crescendo bene, anche se sono ancora indietro, e poi potrebbe esserci una sorpresa sul fronte del mercato”.
Soddisfatto il Presidente federale Riccardo Agabio, affiancato nel corso delle premiazioni dal Segretario Generale Roberto Pentrella e dai consiglieri federali Pier Luigi Miranda, Gherardo Tecchi, Grazia Ciarlito ed Ermes Cassani: “fino a qualche anno fa una cornice di pubblico come quella del Mandela Forum – ha detto il numero uno FGI – sarebbe stata impensabile. Questo significa che la Ginnastica in Italia è cresciuta molto. Merito del lavoro degli allenatori e di società come il Centro Ginnastica Firenze del binomio Francesca Fattorini e Lara Poggiali, ma anche, lasciatemelo dire, dell’impegno promozionale profuso dalla Federazione attraverso i media giusti, più vicini al proprio target di riferimento. Ho visto poi un buon livello tecnico, in controtendenza rispetto il fisiologico rilassamento del periodo post olimpico. Ho fatto a qualcuno qualche raccomandazione in vista dei prossimi Europei a Mosca, a cominciare da Morandi che può togliersi ancora qualche bella soddisfazione, dopo il bronzo di Londra”.
Sugli spalti, tra gli oltre 5.000 spettatori, presenti fin dalla gara di A2 del mattino, Fiona May e Carlo Molfetta, medaglie olimpiche di, rispettivamente, atletica e taekwondo, degni colleghi dei nostri Igor Cassina e Matteo Morandi, tecnico e capitano della Pro Carate. Molto apprezzata infine l’esibizione dell’inesauribile Adriana Crisci che ha di fatto aperto questo straordinario pomeriggio di sport gigliato.