IL DIARIO DI ANVERSA (PAGINA 9)

Pagina di emozioni, come non poterlo scrivere? EMOZIONE, parola che si ripete spesso in questo diario  e non si capisce come non possa essere solo una grande emozione.
Emozione prima di tutto per quel fotografo giapponese che aveva DIMENTICATO in metropolitana il suo zaino fotografico e che si è visto arrivare due agenti della polizia in sala stampa con il pesante e costoso zaino sulla spalla. Abbracci (pensate che per un giapponese è una grande esternazione di felicità), inchini, fotografie di rito per quello che sembra un miracolo. Ritrovare qualcosa del genere dopo averlo dimenticato è veramente un fatto miracoloso. Ma come ha detto lui “I’m a lucky man” !!
Ci siamo ritrovati alla stazione della metropolitana, lo zaino lo aveva sulle spalle e non lo ha tolto MAI! (lezione imparata direi)!

E per la ginnastica? Cosa è successo oggi? Come al solito non vi stiamo a sciorinare una serie lunghissima di punteggi, quelli li potete trovare ovunque e neppure ci soffermiamo troppo su quello che questi punteggi vogliono dire. Perchè oggi ci pare giusto sottolineare le due atlete che hanno gareggiato (per due motivi diversi).
Francesca Deagostini, si ritrova in un mondiale dopo mesi di stop causa operazione al ginocchio. Si ritrova a gareggiare in un MONDIALE come prima gara dopo la pausa forzata (a parte il Torneo di Vigevano qualche settimana fa). E la sua trave si allarga di qualche centimetro mentre la percorre, quando ci atterra sopra, quando ci vola alta come se non volesse mai atterrare. Non è certo una trave da medaglia d’oro, ma nessuno lo pensava, Francesca per prima. Ma la DEA era ad Anversa e con un gran bell’esercizio. Brava Dea !!!

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E poi arriva Alessia. Mentre percorre il tratto dal tunnel fino alla postazione dove dovrà aspettare il cambio turno il suo sguardo dice tutto. E’ uno sguardo che insieme miscela la consapevolezza di esserci, il terrore di guardare a giro negli 8.000 posti, la concentrazione. Come per Francesca, a noi interessa raccontare il come, non il quanto dei punteggi (che sono comunque chiaramente un riferimento importante per tutti) e la tensione di quei minuti si vede chiaramente nei suoi occhi. E si vede anche negli occhi della sua allenatrice Stefania Bucci.

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Ma il turno è arrivato e la nostra giovane atleta porterà a termine una gara di tutto rispetto per essere il suo esordio (e che esordio!). Anche le parole della Bucci in mixed zone riporteranno questo umore: felicità di esserci, gioia di essere arrivate a questo punto e ringraziamenti per chi ha creduto in Alessia.

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Dopo le amate parallele ecco gli abbracci. Con Francesca, con Stefania, con il massaggiatore Salvatore. E per non farsi mancare niente, ecco la notizia: sorteggiata per il controllo anti-doping. Esordio in campo internazionale da Senior e prima esperienza con i controlli. Eccola che ride, ci guarda, ci dice “speriamo di non metterci tre ore” e corre a riempirsi un bicchiere d’acqua.

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Grazie Francesca, grazie Alessia, per la splendida giornata!

 

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