“Bisogna cambiare mentalità e puntare sui College”

GBR: PARLA LIZ KINCAID, ALLENATRICE DI RUBY HARROLD.
“Bisogna cambiare mentalità e puntare sui College”.

In un periodo di cambiamenti come quello che si vive al termine di ogni quadriennio, abbiamo deciso di approfondire un argomento che ultimamente è sempre più conosciuto e diffuso: la carriera sportiva all’interno dei college universitari americani.
Non è una novità che la quasi totalità delle ginnaste americane, una volta raggiunta la categoria senior, dopo pochi anni di attività lascino l’Elite per dedicarsi alla ginnastica universitaria, diventando così protagoniste degli altrettanto famosi campionati NCAA.
Decisamente più recente è invece, la decisione di diverse ginnaste europee, che hanno deciso di trasferirsi in America per intraprendere lo stesso percorso. E fra queste, tolta la visita dell’olandese Lieke Wevers, che potrebbe fare lo stesso, in prima fila ci sono le inglesi. Danusia Francis, Jennifer Pinches e Ruby Harrold sono solo le più famose ex ginnaste della nazionale inglese che si sono trasferite in America.
La loro decisione nasconde una filosofia di formazione sportiva, che da qualche anno Liz Kincaid, allenatrice del team nazionale GBR, porta avanti con orgoglio e fermezza e che recentemente ha svelato in una intervista rilasciata a leaptheatlantic.com e di cui vi riportiamo alcuni passi tradotti.

“La ginnastica è uno sport altamente competitivo e per questo pretendiamo tantissimo dai nostri giovani ginnasti e questo fin dai primi anni di vita, chiediamo impegno, sacrificio e dedizione per raggiungere il massimo del loro vero potenziale, ma la verità è che per la maggior parte di loro questo non sarà abbastanza per diventare protagonisti della squadra nazionale senior. Quindi, credo che ciò che noi allenatori d’Elite dovremmo fare è quello di mettere a disposizione dei nostri ginnasti offerte più vantaggiose di lavoro, dobbiamo far fruttare alla loro vita tutti gli anni di sacrifici che hanno speso per inseguire i loro sogni, si fidano di noi e delle nostre capacità e dobbiamo loro opzioni alternative, se non possono e/o riescono a realizzare il loro obiettivo primario.
Io credo che la possibilità di ricevere una borsa di studio negli Stati Uniti sia una più che eccellente alternativa, bisogna riuscire ad avere un programma altamente competitivo, in quanto studenti “fuori sede”, ma l’opportunità di conseguire una laurea in un nuovo paese, offre vantaggi sociali e culturali non indifferenti, inoltre puoi studiare gratuitamente all’interno delle più care Università del mondo, offrendo in cambio la tua ginnastica, ossia ciò per cui hai lavorato fin da piccola.

In America l’intero processo di formazione atletica nasce principalmente dall’obiettivo di realizzarsi sportivamente per poi ottenere una borsa di studio universitaria. Qui da noi è diverso, molti sono restii a lasciare il Paese, lo capisco, studiare in Gran Bretagna dovrebbe essere la prima scelta di tutti, ma nel nostro caso specifico, non sempre è possibile intraprendere un percorso universitario “normale”, dopo aver dedicato una vita alla ginnastica. Finché l’intero sistema non cambierà, cosa che non credo avvenga brevemente, io mi sento in dovere di offrire alle mie ginnaste possibilità diverse.

Attualmente ho due mie ginnaste in America, sono entusiaste e dicono che finché non si va a vedere con i propri occhi non ci si rende davvero conto di quanto “quel mondo” possa essere straordinario. Per questo consiglio a chi può, di partire e di andare a vedere. Consiglio ai tecnici di prendere i contatti con queste Università e di instaurare dei rapporti basati sulla fiducia e sul rispetto lavorativo reciproco… l’importante è poter offrire alternative, poi ogni caso va valutato singolarmente, mettendo ovviamente al primo posto le volontà dell’atleta.

Il mondo della ginnastica si evolve e noi dobbiamo cercare di stargli dietro, sempre”.

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