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COCCIARO: AZZURRI IN CRESCITA, A MILANO CONTENTO DI BARTOLINI E LODADIO

Gli appuntamenti importanti della stagione si stanno avvicinando e culmineranno a fine ottobre con i Mondiali in programma a Doha. Per il settore maschile azzurro sono tante le tappe di avvicinamento per cercare di costruire lo sperato ritorno come squadra all’appuntamento olimpico, dopo la clamorosa mancata qualifica per Rio 2016. Il cambio generazionale, rispetto all’epoca dei “Senatori” azzurri che tante soddisfazioni hanno regalato all’Italia in termini di emozioni e medaglie, è stato netto. Alcuni nomi si sono persi per strada, altri stanno dando importanti conferme.

A livello nazionale, la Serie A è sicuramente uno specchio della salute dei nostri azzurri, sia senior che junior. Lo è stata ad Arezzo come primo appuntamento della stagione e lo è stata la tappa di Milano, dove abbiamo potuto vedere interessanti prestazioni. “La prova – ha commentato a fine gara il Dtn maschile Giuseppe Cocciaro – è andata bene, non abbiamo visto tante cadute, né gravi errori. I ragazzi stanno acquisendo sicurezza. Ad Arezzo avevamo assistito a un dualismo più accentuato tra Salerno e Spes Mestre, mentre al Forum è andata diversamente. Salerno si è dimostrata superiore a tutte le altre formazioni e Mestre ha peccato un po’ in termini di precisione ed è finita ai piedi del podio”.

Guardando al complesso della gara, Cocciaro ha speso parole di elogio soprattutto per due ginnasti. Il primo è Nicola Bartolini, stella di Salerno. “È un ginnasta – ha spiegato – che ci interessa molto per un discorso di squadra. A Milano ha fatto cinque attrezzi di ottimo livello, cadendo al cavallo con maniglie in un esercizio che comunque è buono”. L’altro è Marco Lodadio. “Si è comportato molto bene nel suo attrezzo di punta, gli anelli (14.750, con 6.30 di nota D, la più alta di tutta la competizione, ndr). Dopo l’ultima Coppa del Mondo di Doha gli avevo fatto notare che eseguiva le due rondini un po’ basse e qui le ha sistemate. È un attrezzo su cui possiamo puntare anche in termini di medaglie internazionali. E poi ha eseguito anche un ottimo Dragulescu al volteggio (14.600, ndr)”.

Il direttore tecnico si è detto soddisfatto anche degli altri ginnasti in rosa, benché, ha aggiunto, “non è questa la gara in cui la forma deve essere al massimo. Tra due settimane avremo un incontro a Padova tra Italia e Romania, sia senior che junior, e lì potremo iniziare a capire qualcosa in più”. Ma soprattutto lo sguardo va agli appuntamenti di spicco della stagione: i Giochi del Mediterraneo in programma a fine giugno a Tarragona, in Spagna, poi gli Europei di Glasgow junior e senior che si terranno ad agosto, infine i Mondiali di Doha, da cui comincia la scalata verso Tokyo 2020. “I ragazzi sono in crescita, dobbiamo puntare a farci trovare pronti per questi appuntamenti”, prosegue Cocciaro.

Tornando alla gara di Milano, Bartolini, che non ha eseguito gli anelli, ha brillato soprattutto al corpo libero (14.550 con 5.80 di nota D), al volteggio (14.600) e alle parallele (14.050), al fianco del suo compagno di squadra Tommaso De Vecchis, convincente a corpo libero (13.800) e sbarra (13.850). Così come si sono distinti nel corso della gara un buon Andrea Cingolani al corpo libero (14.000) e al volteggio (14.500), Marco Sarrugerio e Ludovico Edalli sull’all-around, che hanno chiuso rispettivamente con i punteggi di 82.000 e 81.700. Sarrugerio ha impressionato soprattutto alle parallele (14.200 con 5.5 di nota D), Edalli alla sbarra (14.400 con 5.7 di nota D). Il campione italiano Lorenzo Galli (Eur) si è fermato a 79.750 sui sei attrezzi, così come un po’ troppo falloso è stato Carlo Macchini (Roma 70), caduto nel suo attrezzo di punta, la sbarra, e autore di un complessivo 78.600 sui sei esercizi.

Interessante poi osservare le prestazioni dei ginnasti junior vincitori pochi giorni fa della Berlino Team Cup, davanti a Russia e Svizzera. A comporre la squadra A dell’Italia erano Nicolò Mozzato (Spes Mestre), Yumin Abbadini (Pro Carate), Fabrizio Valle (Roma 70) e Umberto Zurlini (Panaro Modena), tutti e quattro presenti in gara a Milano. Nicolò, vincitore a Berlino dell’all-around con il punteggio totale di 80.000 ha brillato al corpo libero (14.300, con una buona nota D da 5.30) e ben si è comportato a parallele e sbarra, ma è risultato un po’ sottotono agli altri attrezzi. Per lui un all-around virtuale di 77.500. Meglio di lui Stefano Patron (78.150) e Filippo Castellaro (77.600), entrambi classe 1999, a confermare comunque che la squadra di Mestre è giovane e sicuramente promettente. “È normale che dopo Berlino – ha commentato ancora Cocciaro – qualcuno dei ragazzi sia un po’ calato, è naturale. Ma la strada è quella giusta”. Abbadini a Milano ha eseguito cinque attrezzi (tutti tranne il cavallo con maniglie), convincendo soprattutto al corpo libero (13.500). Valle ha chiuso con 76.250 sul giro all-around, costante ma un po’ impreciso e falloso al corpo libero. Zurlini infine (75.000 sui sei attrezzi) è risultato il migliore della sua Panaro Modena, ma un po’ sottotono agli anelli, alla sbarra e al cavallo con maniglie. Gli junior hanno tempo per crescere, per i ginnasti senior i tempi sono sicuramente più stretti, ma quanto visto al Forum, come ha detto Maurizio Allievi a fine gara, “inizia a intravedersi una luce”.

Ilaria Leccardi

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